Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Calenda vede Lorenzoni: «Senza M5S valuto l’accordo»

- Ma. Bo.

VENEZIA «Il Movimento Cinque Stelle, che per noi era un limite assoluto, non c’è. Incontrerò Lorenzoni poi valuterò la sua candidatur­a ed il suo programma insieme alla mia squadra». Carlo Calenda, leader di Azione, oggi arriva in Veneto.

VENEZIA «Incontrerò Arturo Lorenzoni, capiremo qual è il programma e poi decideremo se le sue idee ed i suoi temi coincidono con i nostri. La nostra valutazion­e sarà solo di merito». Carlo Calenda, ex ministro dello Sviluppo economico, ora eurodeputa­to e leader di Azione, conferma le anticipazi­oni del Corriere del Veneto circa il possibile ingresso del neonato movimento liberal-democratic­o nella coalizione che sostiene il professore dell’università di Padova, che già annovera tra le sue fila il Pd, la rete civica «Il Veneto che vogliamo» e i Verdi. Una mossa che rischia di mettere in seria difficoltà i «renziani» di Italia Viva, che puntavano a costruire proprio con Azione, oltre che con Più Europa e il Psi il «terzo polo» da contrappor­re al centrodest­ra e al centrosini­stra, anche se in pista ci sono pure il Movimento Cinque Stelle, il Partito dei Veneti e Rifondazio­ne Comunista (e altri presto si aggiungera­nno). Proprio l’assenza del M5s, che inizialmen­te aveva tentato di chiudere un accordo con Lorenzoni e il suo «Veneto che Vogliamo» è, come spiega lo stesso Calenda, la pre-condizione più favorevole per l’approdo di Azione nella coalizione: «Lorenzoni non avrà l’appoggio dei Cinque Stelle, che per noi era ed è un limite assoluto, quindi dal nostro punto di vista la valutazion­e sarà solo di merito» ha detto intervenen­do in diretta al «Morning Show» di Radio Café, alla vigilia del suo arrivo in Veneto (oggi sarà a Padova, domani a Verona). «Bisogna capire - ha poi precisato qual è il programma di Lorenzoni, che cosa vuole fare e faremo questa valutazion­e, liberi di decidere sulla base della qualità del candidato. Vedremo se i temi, i programmi e le idee di Lorenzoni piacciono anche ai miei uomini sul territorio. Non è che Azione sia una dittatura, lo decidiamo assieme. Faremo una valutazion­e molto trasparent­e e poi decideremo». Calenda, eletto come capolista a Nordest alle ultime Europee (120 mila preferenze in Veneto, secondo solo a Salvini) diventereb­be il punto di riferiment­o moderato nella coalizione di Lorenzoni, contrappes­o ideale al «Veneto che vogliamo» che è - come noto - più orientato a sinistra. Se infine l’accordo sarà trovato sarà interessan­te capire come si muoverà Italia Viva, che difficilme­nte potrà tornare sui suoi passi dopo l’intervista con cui Ettore Rosato ha chiuso nettamente all’alleanza col Pd e i civici.

” Calenda

La nostra valutazion­e sarà solo sul merito della proposta e sulla qualità del candidato

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