Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Io rispetto i ciclisti», Marostica città apripista nella campagna di difesa di chi va in bicicletta
Cartelli appositi in città. Applaudono Guderzo e Pozzato. Ma Moser: «Va fatto di più»
MAROSTICA La strage di ciclisti:
34 morti in Veneto nel 2018, quasi 300 in Italia, con migliaia di feriti, 2347 nella nostra regione, 17.000 nel territorio nazionale. Tutti incidenti causati sulle nostre strade tra ciclisti e veicoli a motore.
Che fare? L’allarme è stato lanciato ieri mattina nella sala consiliare di Marostica dagli avvocati Nereo Merlo e Francesco Bellin, cicloamatori dell’associazione italiana «Magistrati, avvocati, notai ciclisti». Proprio loro, magari toccati nelle loro professioni da tanti incidenti, rilanciano una proposta di legge giacente in Senato: aggiungere negli articoli
149 e 182 del Codice della strada l’obbligo del sorpasso ad un metro e mezzo di distanza dal ciclista. Per rilanciare questa loro proposta hanno scelto il grande palcoscenico di Marostica, chiedendo ed ottenendo dall’amministrazione di Matteo Mozzo che la città scaligera sia la prima nel Veneto ad installare dei cartelli stradali sul problema.
«La strada è di tutti, io rispetto il ciclista», è il titolo di questa campagna. E per sostenerla sono intervenuti ieri tre grandi campioni di ciclismo, Francesco Moser, Filippo Pozzato e Tatiana Guderzo. «Noi diamo fastidio sulle strade, siamo la parte debole del traffico,ribadisce Guderzo- sono orgogliosa che proprio nella mia città, Marostica, si lanci per primi questa campagna». E Pozzato commenta: «Noi qui abbiamo un luogo cult per il ciclismo, la salita della Rosina. Ed è bello e significativo che questi cartelli in difesa di ciclisti compaiono proprio sulla salita della Rosina». Pozzato, oltre ad essere nel comitato del Giro d’Italia (per la tappa del prossimo 27 maggio a Bassano) è nel comitato organizzatore dei campionati italiani di ciclismo, che si svolgeranno proprio a Marostica il 21 giugno. Ottima occasione per ribadire la proposta lanciata ieri e sostenuta dagli amministratori locali, il sindaco Mozzo, il suo vice Valentino Scomazzon e dal consigliere regionale Nicola Finco, da poco residente sulle colline di Marostica.
Voce diversa dall’ex campione del mondo Francesco Moser: «Credo che fermarsi ai cartelloni sia poco efficace; essi servono poco. È necessario tratteggiare anche una riga sulla strada, che ricordi il metro e mezzo riservato ai ciclisti. Bisognerebbe farlo in tutte le strade. Le auto sono libere quando non ci sono i ciclisti, ma devono rispettare questa linea tratteggiata, quando ci sono. È l’unico modo che eviti veramente i pericoli ed i contenziosi». La proposta è stata applaudita dai cicloamatori presenti in sala consiliare. Ed anche Gaetano Lunardon, ex ciclista e noto titolare della Rosina, è sembrato intenzionato a chiederla e farla realizzare, accanto ai cartelloni presentati ieri, nella famosa salita che porta al santuario del ciclista.