Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Fondazione Canova, il sindaco «Con Sgarbi i patti erano altri»
Casarin senza direzione, Pavan: si era stabilito di proseguire insieme
Speranza «Dobbiamo lavorare assieme. Noi ci siamo, mi auguro si possa ricominciare»
Sgarbi attacca, il sindaco replica.
«Chiara Casarin non è stata tradita da me ma da Bassano e da chi ha pensato a una nomina su un presupposto che non c’era. Il sindaco la stima molto, hanno un buon rapporto, ma era impossibile nominarla : Casarin si è ritirata dal concorso del Comune per la direzione dei musei di Bassano, che peraltro è stato sospeso. Io non potevo stare ad aspettare e ho deciso la nomina per Possagno». Così Vittorio Sgarbi ha giustificato la scelta di assegnare a Fabrizio Magani - soprintendente di Padova, Belluno, Treviso e area metropolitana di Venezia, in precedenza anche di Verona, Vicenza e Rovigo - la direzione della Fondazione canoviana (Corriere del Veneto di domenica 23 febbraio).
Un ruolo per il quale fino a poco tempo fa era in pole position Casarin (nella foto), direttrice artistica dei musei civici cittadini fino alla fine del mese prossimo. A lei, Sgarbi ha invece affidato il ruolo di conservatrice dell’ente trevigiano. Per Casarin, sembra quindi sfumata l’ipotesi della bidirezione (Bassano e Possagno), obiettivo che sembrava quasi raggiunto all’inizio dell’anno e che pareva la soluzione migliore per organizzare le celebrazioni (nel 2022) del bicentenario della morte dell’artista neoclassico - la cui storia e le opere legano le due città - ma anche per rafforzare la collaborazione tra i due enti, uno pubblico (museo cittadino) e uno privato (la Fondazione Canova).
La decisione di Sgarbi, in qualità di presidente della Fondazione Canova di Possagno, è stato come un fulmine a ciel sereno per il sindaco Elena Pavan che puntava alla gestione condivisa. E non solo in prospettiva dell’anniversario, ma anche perché avrebbe dato vita ad un nuovo corso per i due enti culturali che conservano gran parte del patrimonio canoviano. «Le dichiarazioni di Sgarbi mi hanno molto sorpresa perché ci eravamo lasciati parlandoci in maniera diametralmente opposta - replica -: avevamo stabilito di portare avanti la convenzione e di organizzare attività comuni tra la nostra amministrazione e la Fondazione, in occasione del bicentenario canoviano. Con il sindaco di Possagno Valerio Favero stavamo lavorando proprio ai contenuti della convenzione». Pavan prosegue: «A questo punto, credo sia necessario un chiarimento: Bassano resta ferma nell’idea che lavorare assieme sia un’opportunità da non lasciarsi scappare. La nostra disponibilità resta invariata. Mi auguro che si possa quindi continuare sulla strada che avevamo tracciato, altrimenti rischieremo tutti di sprecare una grande occasione».
Sgarbi, nelle scorse settimane non aveva messo veti su Casarin per Possagno: «La documentazione era pronta- ha dichiarato al Corriere del Veneto -Ho chiesto al sindaco di scoprire le carte e non le aveva. Il bilaterale è saltato, non ha firmato la convenzione per il direttore unico». Ma la collaborazione con Bassano non finisce. «Possiamo ancora pensare a progetti insieme fa sapere Sgarbi - Non c’è alcuna polemica, ne ho parlato con entrambi i sindaci».
Nel frattempo, in città molti si chiedono come l’amministrazione affronterà la questione della direzione museale dopo la scadenza di marzo dell’incarico da direttore artistico di Casarin.