Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Via Moro, la burocrazia ferma il bando
Vicenza, la A4 sospende la gara per il prolungamento verso nord dell’arteria
VICENZA La motivazione sa quasi di assurdo: i soldi ci sono ma non si è ancora deciso come dividere l’esborso per il progetto fra Anas e A4. Per questo la società autostrade ha deciso di sospendere il bando del prolungamento di via Aldo Moro verso nord fino alla Postumia, è stato fermato. Così si blocca l’iter della progettazione di una delle opere più attese a Vicenza, basti pensare che il progetto cui fa riferimento la società A4 è di una ventina di anni fa.
VICENZA «La società, per sopravvenute esigenze, ha disposto il rinvio delle operazioni di gara a data da destinarsi». Basta una frase, scritta alla fine di un «Avviso di trasparenza» pubblicato dalla società autostradale A4 Brescia-Padova, per bloccare l’iter della progettazione di una delle opere più attese in città, ovvero il prolungamento di via Aldo Moro. Al momento, infatti, le procedure di gara per disegnare il futuro collegamento tra quella strada e l’incrocio con strada provinciale Postumia sono sospese. Il motivo è squisitamente burocratico ed è persino paradossale: dalla stessa società autostradale fanno sapere infatti che «è richiesto un ulteriore coordinamento con le strutture tecniche di Anas (gestore della rete stradale italiana, Ndr) per capire come, chi e in che proporzione si dividerà gli oneri legati al pagamento dell’appalto». Insomma, non è una questione di finanziamenti mancanti ma, semmai, della presenza di persino due enti che sarebbero chiamati a dividersi il pagamento della somma di un milione e 53 mila euro necessaria a sostenere i lavori di progettazione.
Fino al momento dell’avvio della gara, infatti, era previsto che fosse solo la società autostradale a sostenere l’esborso, tanto che quel capitolo di spesa era già stato inserito nel piano finanziario. Ora, invece, entra nella partita pure Anas, che pure ha già riservato cinque milioni di euro per la progettazione dei lotti 2, 3 e 4 della tangenziale di Vicenza, di cui il prolungamento di Aldo Moro rappresenta il lotto 2 (il lotto 1 è la variante alla provinciale 46 del Pasubio che è già in fase di costruzione).
Sta di fatto che dalla data della prima – e unica – seduta dello scorso 29 gennaio, la commissione di gara non si è più riunita in attesa di definire questo fronte. In quella riunione è comunque arrivato il numero di chi si è candidato per progettare la nuova arteria: il bando ha richiamato l’attenzione di sette raggruppamenti di imprese, che hanno inviato la loro offerta.
Terminate le procedure di gara, a uno di loro sarà chiesto di redigere il progetto di fattibilità tecnica ed economica della nuova strada, ma anche qui scattano le divergenze.
Il progetto a cui fa riferimento la gara d’appalto della società autostradale risale a circa vent’anni fa e disegna una strada lunga 2,7 chilometri a due corsie per senso di marcia, sulla scia della stessa via Aldo Moro attuale, con una grande rotatoria all’altezza dell’innesto sulla viabilità attuale a sud, un sovrappasso della linea ferroviaria, un viadotto in zona Ospedaletto e un rondò a nord. Anas, invece, finora aveva sempre parlato di tre diverse ipotesi progettuali tra cui anche un passaggio in trincea. La definizione delle possibili soluzioni spetterà proprio ai progettisti a cui sarà affidato l’incarico da parte della società A4 BresciaPadova e che arriverà non prima di cinque mesi dalla firma del contratto, a cui seguiranno altri nove mesi di tempo per redigere il progetto definitivo, prima, ed esecutivo poi, propedeutici alla realizzazione dell’opera. Ultimo aspetto, quello dei costi, in realtà ancora da definire nel dettaglio ma con alcune stime che ipotizzano una spesa necessaria di qualche decina di milioni di euro.