Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Cittadini travolti dai debiti Apre lo sportello anti-crisi
In funzione da mercoledì grazie a Comune, commercialisti e tribunale
BASSANO Firmata due settimane fa la convenzione tra Comune, Tribunale di Vicenza e l’ordine dei commercialisti ed esperti contabili, si passa ora all’operatività dello sportello cittadino di composizione della crisi da sovraindebitamento.
Il servizio debutterà in città il 4 marzo. Funzionerà tutti i mercoledì, dalle 9 alle 13, al primo piano di Palazzo Antonibon, già sede del tribunale, in via Marinali (telefono 351.1142002).
Nato da una sinergia fra i tre soggetti, sarà di aiuto a chi si è sovraindebitato fornendogli assistenza nel percorso di risoluzione della crisi. Famiglie, consumatori che non riescono a pagare le rate di finanziamento, di mutuo o altri debiti, piccoli imprenditori, professionisti alle prese con uno stato di indebitamento che non sono più in grado di gestire e di risolvere da soli potranno rivolgersi al nuovo organismo i cui esperti predisporranno un piano di rientro fatto su misura.
«È un importante servizio osserva Margherita Monti, presidente dell’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Vicenza – per dare risposte concrete ai cittadini in difficoltà. Fornisce l’assistenza necessaria fino al raggiungimento di un accordo con i creditori o ricercando soluzioni alternative per la gestione del debito, evitando le lungaggini e i disagi delle procedure esecutive sui beni come il pignoramento». La procedura si potrà concludere con un «accordo del debitore» o un «piano del consumatore», oppure con «la liquidazione del patrimonio» che, se omologati dal Tribunale, diventeranno vincolanti per i creditori. Attraverso il percorso più adatto si realizzerà
” Monti Servizio per dare risposte concrete a chi è in difficoltà
un vero e proprio concordato dei creditori alla fine del quale il debitore sarà considerato libero da ogni debito ancora non onorato. La sua posizione sarà quindi riabilitata attraverso «l’esdebitazione», concedibile a giudizio del giudice in caso di procedura liquidatoria, con la possibilità di ripartire da zero senza il peso di debiti pregressi.
Tra i debiti che non possono essere stralciati, ma solamente dilazionati, vi sono le risorse proprie dell’Unione Europea, l’Iva e le ritenute d’acconto dichiarate e non versate. «L’organismo di composizione della crisi è ancora poco conosciuto – conclude Monti - ma è una soluzione adatta a tutti coloro che si attivano e collaborano nella gestione del proprio stato di crisi economica e che cercano, con il sostegno di professionisti esperti, di uscire dalla difficoltà attraverso un accordo alternativo alla più dannosa procedura di esecuzione forzata giudiziale».I costi della procedura sono determinati dalla legge, sia per quanto riguarda il compenso al gestore della crisi nominato dall’organismo stesso, sia per le spese amministrative di gestione della procedura.