Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Quel fumo anomalo uscito il giorno prima
Nel mirino la pulizia della canna fumaria
ASIAGO Era già accaduto dieci anni fa che bruciasse la caserma dei carabinieri di Asiago. Ieri le fiamme sono tornate ad accanirsi sull’immobile di proprietà del Comune. Un incendio che, se dovesse risultare, come si sospetta, generato dal malfunzionamento della canna fumaria, da una inadeguata manutenzione, avrebbe potuto essere evitato.
A quanto risulta infatti c’erano già dei sospetti il giorno prima sul fatto che ci fosse qualcosa di anomalo. Venerdì pomeriggio i militari avevano notato del fumo biancastro che usciva dal camino dell’appartamento della famiglia che occupava il piano terra della palazzina in cui c’è stata la vittima. Nella notte, è scoppiato l’incendio che ha intaccato il tetto e le coperture delle pa
lazzine affiancate, compresa la caserma di carabinieri. Fiamme che si sono mosse velocemente divorando il legno, facendolo collassare in alcuni punti. Abbastanza per rendere inutilizzabili gli immobili, costringendo a trasferirsi altrove famiglie, militari e uffici dell’Arma. Una squadra di operai è a disposizione per portare via quanto si è salvato negli alloggi dei carabinieri. A traslocare dovrà essere anche la caserma: c’è già stato un sopralluogo negli uffici della forestale, risultati idonei. Una relazione dei tecnici dovrà essere stilata nelle prossime ore per quantificare i danni provocati dall’incendio, su cui la procura aprirà un’inchiesta. E non è escluso che iscriva il nome di qualcuno sulla copertina del fascicolo.
Il precedente
Dieci anni fa un altro rogo aveva devastato la stessa caserma nel medesimo edificio