Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Positivo anche un vigile urbano Il Cub protesta: «Ora tutti a casa» La replica: «Prese le precauzioni»
Un vigile positivo al coronavirus,
VICENZA gli ambienti del comando sanificati e la polemica, però, che sorge immediata e arriva dalle sigle sindacali: «Chiediamo che tutto il personale sia lasciato a casa e che sia effettuato il tampone a tutti» è la tesi di Cub (Confederazione unitaria di base) di Vicenza.
Ieri si è vissuta una giornata ad alta tensione tra l’amministrazione comunale e le sigle rappresentate al comando. Al centro di tutto c’è la positività di un agente resa nota ieri da Palazzo Trissino: il vigile è risultato positivo al test per il virus Covid-19 ed è assente dal lavoro da dieci giorni.
«In questo momento sta bene e si trova in isolamento fiduciario - fanno sapere dal Comune - ma per precauzione sono rimasti a casa anche alcuni colleghi che hanno lavorato a stretto contatto».
Secondo quanto emerge dal resoconto dell’amministrazione, prima della conferma del contagio al comando di contra’ Soccorso Soccorsetto erano già state avviate le operazioni di sanificazione dei locali e delle auto di servizio, mentre mascherine, gel, guanti e tute «non sono mai mancati» dichiarano dal Comune, che nel fine settimana distribuirà altre tremila mascherina ai vigili del comando, mentre giusto ieri è iniziata la distribuzione ai cittadini delle prime 15mila mascherine giunte dalla Regione, consegnate con priorità ad anziani e individui segnalati dai servizi socio-sanitari.
Sul caso al comando dei vigili, però, i sindacati alzano i toni. «Spiacevole che ai dipendenti non sia arrivata alcuna comunicazione in merito da parte dell’amministrazione» dichiara la segretaria generale di Cgil-Funzione pubblica, Giulia Miglioranza. Le rappresentanze sindacali unitarie del Comune chiedono all’amministrazione di intensificare i sistemi di «lavoro agile» - il cosiddetto smart working che consente di prestare lavoro da casa - raccogliendo tanto di segnalazioni da parte dei dipendenti comunali «di violazioni dirigenziali» alle misure anticontagio disposte dal governo, che imporrebbero lo smartworking come attività ordinaria. «Abbiamo già diffidato il Comune e continueremo a denunciare situazioni non corrette - aggiunge Turetta - anche perché finora abbiamo constatato una grave sottovalutazione del problema del Coronavirus in generale da parte dell’amministrazione». A stretto giro arriva però la replica dell’assessore alle Risorse umane, Valeria Porelli: «Quella del Cub è una polemica strumentale e inammissibile - afferma -. Abbiamo avvisato tutti coloro che dovevano essere avvisati, anche se non possiamo avere la certezza che il contagio sia avvenuto nel corso dell’attività lavorativa. Inoltre, per quanto riguarda il lavoro agile preciso che ad oggi è presente negli uffici il trenta per cento del personale, e questa percentuale calerà ancora nei prossimi giorni».
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Il sindacato Fermate il personale, e fate effettuare il tampone a tutti
Il Comune Sta bene ed è isolato, così come i colleghi a lui più vicini
L’assessore Polemiche strumentali dal Cub, adottata ogni misura necessaria