Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Maieutica a Verona Un’etichetta a misura di donna
Veronica Marchi: «Non è femminismo, voglio solo dare un’identità»
«Volevo dar vita ad un ecosistema che potesse essere un luogo per esprimersi, liberamente, in quanto donna». È così che Veronica Marchi, cantautrice veronese classe ’82, ha deciso di fondare nella sua città Maieutica Dischi, etichetta discografica rigorosamente al femminile (info www.instagram.com/maieutica_dischi). «Nasce da un’idea che avevo da tempo. Oltre alla mia professione di cantautrice, da quattro anni lavoro come produttrice e songwriter per altri artisti, un ruolo che mi piace davvero molto – spiega Veronica Marchi - ho ragionato a lungo sul fatto di rispettare l’uscita o posticiparla, ma poi ho pensato che in questo momento la nostra vita, per quanto riguarda l’ascolto, è particolarmente attiva e così ho deciso di andare avanti».
Il pensiero filosofico definisce la maieutica come l’arte di tirar fuori la verità. Ecco perché secondo Veronica Marchi e Alessandro Scardino, cofondatori di Maieutica, è importante che ogni artista provi a tirar fuori il meglio, secondo un’etica dell’arte che prescinda da qualsiasi legge commerciale. «L’ho chiamata Maieutica perché trae spunto dalle mie reminiscenze scolastiche di filosofia: l’arte di tirar fuori la verità da dentro, non di imporre il proprio pensiero – continua la cantautrice - un ragazzo con cui ho lavorato molti anni fa sulla scrittura di canzoni mi aveva detto che applicavo la maieutica nella scrittura e nella produzione: l’ispirazione per il nome dell’etichetta deriva proprio da quel pensiero». La nuova etichetta curerà le artiste in tutto il percorso creativo e realizzativo, dal songwriting, alla registrazione e pubblicazione, fino alla promozione del progetto. «Per scegliere le artiste dell’etichetta seguo molto l’istinto. È una cosa molto femminile, molto di pancia, che va oltre al fatto di capire se un’artista possa essere appetibile o meno per il mercato – approfondisce la musicista veronese vista ad X Factor - la discriminante è proprio capire quello che le artiste possano dare di diverso rispetto a quello che c’è già sul mercato. Inizio sempre con una ricerca vecchio stile, vado in giro a vedere concerti, faccio scouting e, alla fine, decido in base a quello che sono capaci di trasmettere».
Si sbaglia a pensare che la preferenza di genere per l’etichetta sia legata ad una questione non puramente artistica. «Non è una scelta femminista. Non c’è dietrologia per raggiungere degli scopi. Mi è semplicemente venuta voglia di realizzare un’etichetta al femminile per dare alla label un’identità maggiore – sottolinea la cantautrice con cinque album alle spalle – lo dimostra il fatto che continuo a produrre e scrivere anche con uomini. Indubbiamente mi piace lavorare con le donne su molti aspetti diversi di una canzone, dalla stesura alla produzione fino all’uscita. È una cosa che in qualche modo racchiude me stessa e il mondo femminile in generale». Le prime artiste prodotte da Maieutica
Dischi saranno la ex calciatrice professionista, vista ad Amici, Marta Mason, nata a Piombino Dese (Padova) che da anni vive a Verona, e le esordienti Elvira Caobelli e Valentina Montresor, entrambe veronesi. «Le prime produzioni usciranno tutte tra la primavera e l’autunno. Elvira ha uno stile molto rock, canta in italiano ma le sonorità sono quelle d’oltre oceano. Sia per Marta che per Valentina il genere è quello del pop d’autore – conferma l’artista per tutte e tre è un lavoro partito dal songwriting, passato per la produzione e arrivato alla registrazione. Se è vero che questi lavori portano la mia firma anche nei pezzi, non significa che sarà sempre così: mi piacerebbe molto che l’etichetta potesse far uscire anche lavori già finiti di cui mi sono innamorata».
Maieutica Dischi ha un cuore local, legato al territorio. Le produzioni prendono forma nello studio di registrazione Osteria Futurista su cui gravitano alcuni producer veronesi. «Sono molto orgogliosa della mia Verona. Questa etichetta è un modo per mettere sotto i riflettori la città che amo – saluta Veronica Marchi - Osteria Futurista è uno studio che nasce in un’agenzia di comunicazione già attiva: è un posto condiviso, non un coworking, siamo un team di produttori che utilizza lo stesso posto».