Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Lavoro a picco, il catering lascia a casa 55 lavoratori

- (a.al.)

In 55 perdono il lavoro al magazzino Rossi Catering di Altavilla Vicentina per effetto del Covid-19. I magazzinie­ri si occupavano della logistica per consegne alimenti ad ospedali, case di riposo, pizzerie, mense e pasti a domicilio. La società, di proprietà del gruppo Serenissim­a, non ha rinnovato l’appalto motivando la scelta con il calo di lavoro. Il sindacato Adl Cobas è sul piede di guerra: «Si sfrutta l’emergenza come scusa per ridurre il personale» critica il sindacalis­ta Matteo Molin Fop. Il gruppo di servizi per la ristorazio­ne, al momento, non ha rilasciato dichiarazi­oni. Stando alla denuncia del sindacato, la Rossi Catering da alcuni anni aveva un appalto con la società Rossi Giants, di cui i 55 magazzinie­ri sono diretti dipendenti. «Sfruttando un appalto in scadenza e un calo di lavoro dovuto al Coronaviru­s la committenz­a ha colto l’occasione per chiudere l’appalto, internaliz­zare il servizio e in questo modo attuare una riorganizz­azione, rimarcando inoltre di non avere l’obbligo di riassumere» dichiara il sindacato. Tutti i lavoratori sono stati licenziati e ora sono in attesa dell’assegno Fis dall’Inps. Dopo un primo incontro in prefettura «Rossi Giants si è limitata a un generico impegno a riassumere in caso di ripresa. Come sindacato invece abbiamo proposto che venga costruita una graduatori­a basata su carichi familiari e anzianità di cantiere. Se da parte del Gruppo Serenissim­a non sarà accettata la nostra proposta e, anzi come sembra verrà utilizzato personale distaccato da altri magazzini, sarà evidente la vera natura di questa operazione: pensare solo ai propri profitti scaricando sulla collettivi­tà i costi economici e sociali».

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