Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Pronti (quasi) 12 mila buoni spesa Task-force per scongiurare le frodi
Il Comune distribuirà 585 mila euro. I controlli affidati alla Finanza
VICENZA La stampa dei buoni con le precauzioni anti-frode come il timbro in calce e il numero seriale, la richiesta che si potrà inoltrare solo in via telematica e i controlli per scovare eventuali «furbetti», che ci saranno: «Nella fase di controllo chiederemo l’ausilio anche della guardia di finanza» dichiara il vicesindaco Matteo Tosetto. È lui ad annunciare modalità e tempistiche, operative, per i buonispesa, ovvero la soluzione scelta dall’amministrazione per spendere i 585 mila euro di contributi dal governo a sostegno della popolazione nella fase emergenziale. Saranno 11.700 i beneficiari.
Innanzitutto c’è da precisare che i vicentini potranno presentare la loro domanda attraverso una autocertificazione - dalle 9 di lunedì 6 aprile e solo online. «Chi non riuscirà a collegarsi o compilare il modulo al computer - precisa Tosetto - potrà fare riferimento allo sportello di Vicenza Sicura, che abbiamo potenziato per l’occasione».
I requisiti fondamentali per poter ricevere il buono sono quelli della residenza in città e della soglia dei 1.000 euro a persona in conto corrente alla data dal 31 marzo. Nel conteggio entrano solo le persone maggiorenni e dunque, per fare un esempio, per una famiglia di 2 adulti e 2 minori il requisito sarà di meno di 2 mila euro complessivi nei conti correnti dei componenti del nucleo familiare.
Ma ci sono anche altri requisiti, che escludono, di fatto, tutti gli assegnatari di aiuti comunali attraverso i servizi sociali. Potranno chiedere il buono spesa anche i titolari del reddito di cittadinanza «a patto che l’importo ricevuto spiegano dal Comune - sia inferiore al buono di cui avrebbero diritto relativamente ai componenti del nucleo familiare». Una volta verificata la domanda, nel giro di qualche giorno - o persino poche ore il Comune recapiterà a domicilio il buono a chi ne avrà diritto, che potranno spenderli nei punti vendita che aderiscono all’iniziativa, pubblicati da lunedì sul sito del Comune e con tanto di locandina all’esterno. Ma anche sulla spesa ci saranno paletti: si potranno acquistare solo «beni alimentari o di prima necessità» come detersivi, prodotti per l’igiene personale, per la pulizia e per l’infanzia. «I buoni saranno disponibili fino a esaurimento dei fondi - osserva Tosetto - e quando faremo la rendicontazione avvieremo anche la fase dei controlli a campione, con l’ausilio della guardia di finanza, per evitare comportamenti scorretti».