Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Bertoliana come Feltrinelli: un comitato scientifico di 7 esperti internazionali
VICENZA (g.m.c.) Un «organismo fondamentale» ma anche «un’occasione di apertura all’esterno e a collaborazioni di livello internazionale». Per la prima volta nella sua storia pluricentenaria, la biblioteca Bertoliana ha un proprio comitato scientifico. La decisione è stata assunta dal Cda dell’ente il 4 marzo scorso, che ha indicato un nuovo organismo composto da sette personalità di livello nazionale e internazionale, ciascuna con una propria area di riferimento, sulle quali sulle quali saranno chiamati a esprimere non solto pareri, ma anche a proporre idee e iniziative.
In questo modo, la Bertoliana si avvicina sempre più a realtà come la Fondazione Feltrinelli o l’Archivio Olivetti, dotandosi di un organismo che fungerà da «riferimento per pareri autorevoli e scientifici» ma sarà anche «perno di decisioni strategiche diverse e di più ampio respiro» dice la presidente della Bertoliana, Chiara Visentin. I componenti sono: la docente Marnie Campagnaro dell’Università di Padova (Educazione e letteratura per l’infanzia); il geologo e coordinatore degli Studi geografici per la Fondazione Benetton di Treviso, Massimo Rossi (Geografia e Cartografia Storica); il critico letterario Marco Cavalli (Scrittori Vicentini); la docente all’Università La Sapienza di Roma, Linda Giuva (Archivistica); il docente all’Università di Verona, Edoardo Demo (Storia economica); il docente all’Università di Trento, Massimiano Bucchi (Scienza, tecnologia e società) e il giornalista Antonio Di Lorenzo (Comunicazione).
Visentin: «Saranno perno di decisioni strategiche diverse e di ampio respiro»