Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Statali e paghe autoridotte: la petizione
Colleghi e categorie: consensi alla proposta di Gubitta
Stipendio dei dipendenti pubblici ridotto del 10%, su base volontaria. Consensi all’appello di Paolo Gubitta, docente al Bo.
PADOVA Stipendio dei dipendenti pubblici ridotto del 10%, su base volontaria e temporanea, per finanziare la cassa integrazione in deroga ai lavoratori messi in crisi dal coronavirus. L’appello lanciato ieri sul Corriere del Veneto da Paolo Gubitta, docente di Economia all’Università di Padova, ha raccolto una pioggia di consensi sui social e non solo: «Sono stato contattato da diversi manager che vogliono sostenere l’iniziativa - dice Gubitta, che nel frattempo ha aperto anche una petizione su Change.org -. La mia proposta favorisce la riduzione del risparmio e l’aumento dei consumi, quindi migliora l’economia e previene lo scontro sociale».
I riscontri positivi arrivano anche dall’Università di Padova: «Quella del collega Gubitta mi pare una proposta condivisibile - commenta Telmo Pievani, docente di Filosofia delle scienze biologiche e delegato del rettore per la comunicazione istituzionale -. Sono favorevole alle iniziative di giustizia sociale che portano a una redistribuzione delle ricchezze e questa lo sarebbe, su base giustamente volontaria e non imposta a tuti. Sarebbe anche un modo elegante per contrapporsi polemicamente a quei milionari, penso ai calciatori delle serie maggiori, che si fanno belli con iniziative di beneficenza una tantum ma poi in tutta Europa si stanno rivoltando contro l’ipotesi, assai più concreta, di un taglio dei loro mostruosi stipendi per alcuni mesi. E poi, un gesto simile ridurrebbe le diffidenze sociali tradizionali tra chi ha lo stipendio assicurato e chi no». Pievani però definisce il taglio degli stipendi «un’iniziativa inevitabilmente simbolica» e si spinge oltre: «Il nocciolo della questione, e su questo la penso forse diversamente da Gubitta, è quello di inserire seriamente nell’agenda politica italiana ed europea una tassazione redistributiva sui grandi patrimoni e sulle rendite finanziarie».
Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Veneto, plaude e rilancia: «Gubitta ha capito quanto stanno soffrendo gli artigiani, il suo gesto gli fa onore. Aggiungo che i dipendenti pubblici non occupati pienamente per via delle restrizioni potrebbero dare una mano alla sanità e al volontariato, ad esempio nella distribuzione dei pasti o nelle attività per gli anziani». Disco verde anche da Tiziano Bresolin, delegato Flc-Cgil all’Università di Padova: «Quella di Gubitta è una risposta nobile e sensata. Nel mondo accademico ci sono dirigenti che prendono più di centomila euro all’anno, per loro devolvere qualcosa dovrebbe essere un atto normale. Chi può deve fare la sua parte. Anche se poi, quando l’Ateneo organizzò una raccolta fondi per aiutare i colleghi dell’Aquila colpiti dal terremoto, arrivarono più donazioni dal personale tecnicoamministrativo che dai docenti».
” Bonomo, Confartigianato Il professor Gubitta ha capito quanto stiano soffrendo gli artigiani. Il suo gesto gli fa onore