Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Quindicesimo morto in casa di riposo
Nel Vicentino preoccupa la Rsa di Pedemonte. In provincia superate le cento vittime
VICENZA Altri sei morti, ieri nel Vicentino, che supera quota cento. E aumentano i ricoverati, in controtendenza rispetto ai giorni precedenti, nella zona dell’Usl 7. Ma a preoccupare è soprattutto la situazione delle case di riposo, specialmente quella di Pedemonte: qui si è registrata la quindicesima vittima e il sindaco chiede aiuto. «Ci hanno mandato solo due infermiere». Anche il sindaco di Bassano chiede «chiarezza» ai vertici della locale residenza.
VICENZA La provincia di Vicenza supera i cento decessi in ospedale per Coronavirus, dall’inizio dell’emergenza: sei persone sono morte per complicazioni da Covid-19 anche ieri negli ospedali delle due Usl. In parallelo, resta di estrema difficoltà la situazione nelle case di riposo: a Pedemonte, nel pensionato San Giuseppe, sono saliti a 15 gli anziani ospiti morti dopo aver contratto il virus. «Mandateci personale: sono arrivate solo due infermiere di cooperative, è troppo poco» rinnova l’appello il sindaco di Pedemonte, Roberto Carotta.
Il numero dei contagiati, in provincia, ha raggiunto un totale di 1.930 casi. I pazienti ricoverati sono in calo nell’Usl 8
(123 in tutto, di cui 84 al San Bortolo di Vicenza). Invece nella Usl 7 i degenti sono tornati a crescere di una decina di unità: in tutto sono 144, con prevalenza a Santorso (120 pazienti). Crescono i decessi in ospedale, arrivati a un totale di 101. Ieri sono venuti a mancare a Vicenza una 86enne del capoluogo, un 82enne di Montebello e un 80enne di Castelgomberto. Nella Usl 7 Pedemontana è deceduta una
71enne di Gallio al San Bassiano, un uomo di 54 anni a Santorso (una persona che soffriva di altre gravi patologie), infine un 87enne a Santorso dove era stato portato da Pedemonte.
Nevio Longhi, l’ospite della casa di riposo San Giuseppe, è morto nella notte fra mercoledì e giovedì. «È il quindicesimo, purtroppo - commenta il sindaco Carotta -, ormai su 60 ospiti ne sono rimasti una trentina, tutti gli altri sono all’ospedale. È stato fatto il test a tutti, i 14 negativi sono stati isolati al piano superiore».
Il primo cittadino aveva chiesto alla prefettura l’invio di militari. «Alla San Giuseppe sono arrivati dispositivi di protezione, ma il personale è scarso ed ancora in difficoltà. Abbiamo bisogno di ulteriori rinforzi» dichiara Carotta. L’Usl 7 nei giorni scorsi ha mandato propri operatori nelle case di riposo più in difficoltà, tra cui Villa Miari di Santorso da cui proveniva il 54enne deceduto ieri. I tamponi eseguiti in questi giorni hanno evidenziato decine di casi positivi nella struttura orsiana, che accoglie anche persone con disabilità.
Intanto, ieri in tema di Coronavirus si è svolto un altro confronto fra i vertici americani delle caserme Ederle e Del Din di Vicenza e la stessa comunità statunitense. Il contagio fra loro rimane estremamente contenuto (meno di cinque casi), inoltre due dei contagiati nel frattempo si sono negativizzati. «Invitiamo le famiglie a rimanere in casa e a non venire in caserma da sabato a lunedì - è l’appello del generale Roger Cloutier non ci sono scuse per venire, e le forze dell’ordine faranno molti controlli».