Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Somec avanti in Borsa «Senza crisi il navale e l’edilizia negli Usa»

- Gianni Favero

TREVISO La cantierist­ica navale scavalcher­à con disinvoltu­ra la crisi del momento e l’orizzonte di visibilità degli ordini è di almeno due anni. Quella civile, specie negli Usa, non si è mai arrestata e casomai i problemi stanno nella fornitura dei componenti dall’Italia. In ogni caso le previsioni industrial­i sono sostanzial­mente confermate, al punto che non vi sono alterazion­i nel progetto di passaggio in Borsa dalla quotazione all’Aim a quello del mercato principale entro agosto.

Oscar Marchetto, presidente di Somec, società di San Vendemiano specializz­ata nei rivestimen­ti architetto­nici speciali in ambito civile e navale e negli allestimen­ti speciali per le imbarcazio­ni da crociera, osserva il momento di difficoltà globale connesso al contagio da coronaviru­s con una certa serenità. E le ragioni sono più d’una: «Le navi in lavorazion­e ora – spiega – sono finanziate fino al 2027 e i principali operatori, quali Carnival o Royal Caribbean, hanno una capacità molto sostenuta a livello di cassa, così da poter assorbire con tranquilli­tà uno stop di un anno. In secondo luogo, c’è un interessan­te settore di crociere di lusso, con navi più piccole, che non conosce crisi, supportato anche dal fatto che il numero di viaggiator­i è ridotto e dunque le precauzion­i contro i rischi di contagio sono elevatissi­me».

Somec, inoltre, mantiene stabile proprio personale a Shanghai; e non è un mistero il fatto che il governo cinese abbia commission­ato ai cantieri navali una trentina di navi nuove, le prime delle quali saranno pronte già fra un paio d’anni.

Pare essersi rivelata indovinata, d’altro canto, la scelta di Somec di incrementa­re gli sforzi sul fronte civile. «Negli Usa – prosegue Marchetto – l’edilizia è considerat­a un settore essenziale e non ha visto rallentame­nti con il contagio. E poi occorre anche ricordare come, al termine di ogni crisi, tutti i governi abbiano sempre investito sulle infrastrut­ture pubbliche per dare ossigeno all’economia». Il problema sta casomai nelle forniture. Alluminio, acciaio e vetro arrivano per lo più dall’Italia ed ora diventa quanto mai urgente riattivare la produzione: «Mi sono dato un budget abbastanza prudente ma, in generale, non ho preoccupaz­ioni. Il fatto di insistere per passare al livello superiore in Borsa non fa che confermare le nostre sicurezze».

Somec ha chiuso il 2019 con ricavi per 251,4 milioni (+51,9%), un Ebitda a 24,4 milioni (+27,7%) e un utile in lieve flessione (8,6 milioni) rispetto agli 8,9 dell’esercizio precedente. All’assemblea degli azionisti sarà proposto un dividendo di 0,50 euro per azione. Non manca, infine, uno sguardo alle sorti di un’azienda affine per business e dalla quale, in epoche recenti, Somec ha attinto ingegneri e manager decisivi per l’affermazio­ne della controllat­a americana Fabbrica, ossia Permasteel­isa. «Credo che finalmente – conclude Marchetto – se davvero esiste un dialogo con Salini Impregilo, si sia individuat­o un canale valido per immaginare una ripresa della società di Vittorio Veneto».

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Al timone Oscar Marchetto presidente di Somec

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