Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Grazioli e l’esempio Vicenza «Pianificare già da ora si può»
Il direttore Aic: «In serie C la crisi ha colpito tanti tesserati, servono aiuti»
Tutelare le fasce di tesserati che l’emergenza coronavirus ha colpito maggiormente in serie C. È questo l’impegno comune assunto nel tavolo permanente a cui partecipano Lega Pro, Aic (Calciatori) e Aiac (Allenatori).
«Ci sono più di 2.000 contratti depositati in Lega Pro, relativi a giocatori e allenatori, ma anche componenti di staff, team manager e segretari, con un reddito annuale lordo inferiore ai 50mila euro. E un buon 25% di questi sono ai minimi federali, che significa oscillare tra i 1.300 e i 1.500 euro mensili».
A spiegarlo è Gianni Grazioli, vicentino, direttore generale dell’Associazione Italiana Calciatori e da inizio 2019 anche coordinatore del Club Italia della Figc. Che continua: «Dobbiamo tutelare queste fasce, è questo l’obiettivo del confronto continuo in serie C. Ci sono alcune società importanti che hanno situazioni diverse, ma per il 70% dei contratti significa avere quanto necessario per vivere».
Per questo Lega e Aic hanno convenuto di lanciare un appello al governo e al Parlamento affinché si riesca in tempi rapidi ad intervenire in due direzioni: da un lato attraverso la concessione dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali anche per i tesserati sotto i 50mila euro di reddito annuo e dall’altro attraverso l’introduzione di strumenti ad hoc che consentano ai club di sopperire alla carenza di liquidità e ai danni provocati dal virus.
«Il Vicenza è comunque una società tra le più solide continua Grazioli - stanno già pianificando e programmando il futuro con il rinnovo di molti contratti tra i giocatori. Che si riprenda o meno la stagione. Questo a testimonianza della forza economica del club». Sulla possibilità di ripartire e per il Vicenza capolista quindi di conquistare la promozione sul campo il direttore generale dell’Aic precisa: «L’obiettivo di tutti sarebbe la ripresa quando il governo e gli organi sanitari competenti garantiranno la sicurezza e quindi le condizioni per ripartire. Vedremo cosa succederà. È chiaro che dovranno esserci pari condizioni per tutti. La federazione medico sportiva e la commissione medica della Federcalcio, una volta avuto il via libera dal governo, dovranno stilare un protocollo con tutte le disposizioni igienico-sanitarie e le regole, a garanzia non solo dei calciatori ma di tutti quelli che ruotano intorno al mondo del calcio». Il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli ha sottolineato lo straordinario valore dell’unità con Aic e Aiac nell’affrontare le diverse problematiche: «La consapevolezza di una crisi inedita e della specificità della serie C ci ha consentito un comune sentire: salvare il sistema e rappresentare insieme all’autorità di governo, ad iniziare dal ministro Spadafora, l’urgenza degli interventi che ci consentano di rimediare i danni. Non abbiamo molto tempo, dobbiamo nell’immediato avere un po’ di benzina e poter utilizzare gli ammortizzatori sociali. Con Aic e Aiac c’è l’impegno di tutelare le fasce deboli e più esposte degli atleti e dei tecnici. Si lavora sul territorio, è la scelta migliore».
Uno stop doloroso «Oltre 2.000 contratti depositati in Lega Pro, tantissimi sono ai minimi federali»