Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Estetiste e parrucchieri aperti 7 giorni su 7
Ordinanza del sindaco. Il Consiglio approva i plateatici più grandi per i locali
VICENZA Via libera a saloni di bellezza aperti fino a tarda serata e anche la domenica. Ieri il sindaco, Francesco Rucco, ha firmato una nuova ordinanza che mira a soddisfare le richieste giunte da molti professionisti del settore in vista della ripartenza dopo la prima fase dell’emergenza sanitaria da Covid-19. In particolare, con il provvedimento emanato dal primo cittadino – e in vigore fino al 31 luglio prossimo – i saloni di bellezza, parrucchieri, estetiste e barbieri della città potranno aprire i battenti alle 7 e fino alle 22 di ogni giorno, sabato e domenica inclusi, garantendo però un massimo di 13 ore lavorative durante la giornata. Le misure inserite nell’ordinanza scattano da lunedì, quando cioè tutte queste attività avranno modo di riaccendere le luci e alzare le serrande dopo un periodo di chiusura di oltre due mesi e iniziato il 10 marzo scorso in virtù delle misure anti-contagio dettate da Governo e Regione. «Ritengo – dichiara il sindaco Francesco Rucco – che sia importante in questo momento dare la possibilità massima a chi è stato obbligatoriamente fermo con la propria attività di poter offrire alla propria clientela tutta la disponibilità del proprio servizio, ovviamente ottemperando in maniera scrupolosa alle linee guida che arriveranno a breve al fine di garantire la massima sicurezza sanitaria ad operatori e cittadini. Tra l’altro era si tratta anche di una precisa richiesta pervenutami da parte di Confartigianato». Secondo le disposizioni del Comune, infatti, durante l’orario di apertura di queste attività dovranno essere rispettate «tutte le prescrizioni igienico-sanitarie stabilite a livello statale e regionale», oltre a «eventuali protocolli integrativi che potrebbero essere emanati a livello regionale».
Ma il tema del sostegno alle imprese si è parlato anche nella seduta del consiglio comunale di ieri, che riunito in videoconferenza ha approvato la possibilità per ristoratori e titolari di esercizi pubblici in città di ampliare il proprio plateatico. La misura licenziata ieri consente a bar e ristoranti di derogare alle norme vigenti sino a fine anno, richiedendo plateatici «di dimensione superiore al cento per cento della superficie interna dei locali» o «di avere una superficie complessiva per il plateatico esterno superiore ai cento metri quadrati». Inoltre, le nuove richieste di plateatico non dovranno ottenere il via libera preventivo della commissione plateatici, mentre i ristoratori non dovranno pagare la Cosap (Canone per l’occupazione degli spazi pubblici) «su tutti gli ampliamenti richiesti o sulle maggiori superfici». L’esenzione dal pagamento della Cosap per i plateatici «maggiorati» è frutto di un emendamento licenziato ieri dall’aula consiliare e presentato dai gruppi di maggioranza compatti (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Idea Vicenza-Rucco sindaco). E proprio in tema di plateatici, via libera dal parlamentino di Palazzo Trissino anche alla copertura della terrazza esterna del caffè Garibaldi: l’attività che occupa il locale affacciato su piazza dei Signori ha presentato la richiesta per una struttura ampia 122 metri quadrati, coperta e con ampie vetrate, al fine di poter mantenere sedie e tavolini anche d’inverno. «Avremmo preferito vedere una struttura di maggior pregio architettonico – dichiara la capogruppo Pd, Isabella Sala – anche perché parliamo di una città patrimonio dell’Unesco. Questa copertura è minimale ma sembra di fatto una serra».