Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
La sigaretta negata e lo sfregio: 4 anni di cella
Clandestino, in agosto ha aggredito un montecchiano con una bottiglia di vetro
MONTECCHIO MAGGIORE Aveva sfregiato con una bottigliata un vicentino all’esterno di un locale di via Madonnetta a Montecchio Maggiore. Unica «colpa» del 43enne, residente nel comune castellano, avergli negato una sigaretta. Accadeva il pomeriggio del 7 agosto dell’anno scorso.
Allora i carabinieri avevano arrestato Benson Prince, nigeriano di 22 anni, per lesioni gravissime, e lo avevano portato in carcere a Vicenza. Gli sono poi state contestate le aggravanti, dell’arma usata, il pezzo di vetro, e del fatto che aveva procurato al vicentino uno sfregio permanente al viso. Per quella aggressione lo straniero, clandestino in Italia, è stato condannato dal giudice Cristina Arban alla pena di quattro anni di reclusione.
Stando alla ricostruzione dei carabinieri e alla versione della vittima la discussione finita nel sangue era nata in seguito al rifiuto del 43enne di regalargli una sigaretta. Lo straniero aveva insistito per ottenere la sigaretta, aveva anche tentato di sferrargli un pugno che il vicentino era riuscito prontamente a schivare ma a quanto pare anche a restituire al mittente. Di qui la decisione dell’italiano di andarsene per fare in modo che la situazione non degenerasse. Il 22enne però lo aveva inseguito armato di una bottiglia rotta e ferito. Gli aveva così procurato un profondo taglio sulla guancia destra e sul naso, fratturato.
Sotto choc e sanguinante, il vicentino ha poi raggiunto la vicina caserma dei carabinieri per dare indicazioni sull’accaduto e fornire indicazioni sull’aggressore che non conosceva, per fare in modo che venisse rintracciato. In effetti grazie ai dettagli forniti i militari erano riusciti ad identificare e fermare l’immigrato che si era giustificato dicendo che si era solo difeso. Il ferito invece era stato ricoverato in ospedale ad Arzignano e poi in quello di Vicenza e ne aveva avuto per ventiquattro giorni. Con quel segno sul viso che gli rimarrà per tutta la vita.