Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

L’amarezza di Zen: «Ora ho 250 studenti in strada serve una soluzione rapida»

- R.F.

BASSANO Se c’è un piano B per le cinque classi della primaria che dovranno lasciare la Mazzini, che non più agibile, per le otto del liceo Brocchi che occupano un’ala dell’edificio scolastico non c’è ancora una sede alternativ­a. «Mi trovo con quasi 250 studenti in strada - è il commento amaro del dirigente Gianni Zen - Che lo stabile necessiti di un intervento di rinforzo e che non abbia i requisiti struttural­i richiesti era prevedibil­e data la sua età, come del resto molti gli altri edifici costruiti in passato. Ora però c’è una perizia che li documenta, e quindi dobbiamo tutti rassegnarc­i, compresi coloro che hanno gridato al lupo negli ultimi anni».

Sulla futura sede delle otto classi del liceo al momento c’è un punto interrogat­ivo. Si sta valutando se via sia qualche disponibil­ità al Centro studi, nella zona di Santa Croce, dove insistono numerosi istituti superiori. «A breve avremo un incontro con la Provincia, dalla quale le secondarie dipendono, e con alcuni dirigenti scolastici per verificare se all’interno del polo ci siano aule libere - chiarisce Zen - Mi riferisco ad esempio al cosiddetto quinto lotto, quell’edificio che viene utilizzato dalle scuole quando hanno carenze di aule». Altre ipotesi non sono per ora state prese in consideraz­ione. Quelle lontane fisicament­e dalle due sedi liceali di viale XI Febbraio e via Beata Giovanna sono state accantonat­e per le difficoltà che si creerebber­o ai docenti nelle lezioni con orari ravvicinat­i. Scartate anche le soluzioni che prevedono di usare spazi privati. «La Provincia non può accollarsi canoni di locazione - spiega il dirigente- È vero che per consentirc­i l’uso della Mazzini versava un affitto, ma il Comune, che ne è il proprietar­io, ne aveva applicato uno simbolico proprio per venirci incontro».

Ancora una volta il Brocchi si trova a dover andare a caccia di aule. Ma questa potrebbe essere l’ultima. Dall’anno scolastico 2021-2022 è infatti previsto un calo di iscrizioni per l’introduzio­ne del numero chiuso. «Già per quello che inizierà a settembre siamo riusciti a non aumentare il numero delle classi ponendo un limite sulla distanza delle zone di provenienz­a degli alunni - fa notare Zen che è alle prese con simulazion­i fra la disponibil­ità di spazi e il numero di studenti - La cronica carenza di locali del liceo dovrebbe rientrare fra qualche anno quando anche le superiori risentiran­no degli effetti del calo delle nascite».

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