Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Gli spari (a salve), la lite e lo spray urticante Carabinier­i in Valbrenta

- Barbara Todesco

VALBRENTA Un regolament­o di conti o uno scambio di droga finito male. Sono queste le ipotesi su cui stanno indagando i carabinier­i della compagnia di Bassano in merito ad un episodio ancora poco chiaro accaduto mercoledì, a Carpanè di Valbrenta. Erano da poco passate le 14 quando una pattuglia dei carabinier­i forestali ha sentito un colpo di pistola provenire da una strada sterrata. I militari hanno quindi incrociato un’auto di colore scuro per poi trovarsi di fonte ad una seconda vettura con una gomma bucata (a quanto pare lacerata con un arma da taglio). Accanto all’auto c’erano due persone, un italiano di 50 anni e un dominicano di 36, entrambi residenti nel Trevigiano, mentre un terzo, un senegalese cinquanten­ne di Vicenza, si stava allontanan­do a piedi. I tre hanno fornito versioni discordant­i ma vi sarebbe stata una lite durante la quale il senegalese avrebbe spruzzato dello spray urticante contro i due trevigiani. Chi e con che arma abbia invece esploso il colpo udito dai carabinier­i non è ancora chiaro: la pistola, che non si esclude possa essere giocattolo, non è stata trovata, mentre sono stati rinvenuti in zona il bossolo e un caricatore entrambi a salve. I carabinier­i hanno mandato un’informativ­a in procura. Tanti i lati oscuri da chiarire: dal motivo che ha portato i tre in un posto così isolato all’arma usata, fino al ruolo ricoperto da chi si trovava nell’auto incrociata dai carabinier­i.

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