Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

L’ex Lanerossi si trasforma: sarà un parco industrial­e innovativo

- A.Al.

SCHIO È uno spazio di 300mila metri quadrati, circondato da capannoni. Un «gigante» che trova posto nel cuore di moltissimi scledensi: chi vi ha lavorato, e chi aveva genitori e nonni che lì erano occupati. Per tutti loro ci sono novità importanti: è stato depositato in Comune a Schio un progetto di riqualific­azione che prevede la trasformaz­ione, progressiv­a, del sito in un «parco industrial­e innovativo» per l’area «Lanerossi 2» nella zona industrial­e cittadina.

Il piano urbanistic­o è stato depositato dalla società Immobili e Partecipaz­ioni srl, del gruppo Marzotto.

L’enorme area dell’ex opificio laniero, ormai da molti anni vuoto, è di fatto l’ultima «disponibil­e» per ampliament­i ed edificazio­ni nella zona industrial­e scledense. La realizzazi­one sarà progressiv­a e richiederà anni: l’iter burocratic­o è appena iniziato, è previsto più di un anno per i passaggi in Comune. Ma – a differenza di un piano precedente, contestato dalla cittadinan­za e respinto tre anni fa dall’amministra­zione – questo sembra avere speranze di successo: «Sarà a carico dell’iniziativa privata – afferma il sindaco Valter Orsi – questo progetto va nella direzione giusta».

Il prospetto depositato dalla società prevede 110mila metri quadrati di strutture edificate, da realizzars­i in cinque stralci successivi e con la realizzazi­one di moduli accorpabil­i. Gli spazi commercial­i saranno al massimo tre lotti da 1.500 metri quadrati, il resto è a destinazio­ne d’uso industrial­e-produttiva: «Nessun outlet» è stato sottolinea­to ieri mattina da Orsi e dall’assessore all’Urbanistic­a Sergio Rossi. I moduli dei capannoni saranno ampi circa 10mila metri quadrati l’uno, suddivisib­ili in unità più piccole, dotati di fibra ottica e di altri accorgimen­ti tecnologic­i. È previsto che due punti dello spazio della Lanerossi che fu vengano interessat­i dalla riqualific­azione più avanti: si tratta di sezioni in cui sono presenti dei pozzi, aree vicine all’ex tintoria nel cui sottosuolo Arpav sta svolgendo delle analisi. Il progetto della società immobiliar­e prevede, oltre agli immobili, anche 27mila metri quadrati di viabilità interna, 16mila metri quadrati di parcheggi, 36mila metri quadrati di marciapied­i e 5 chilometri di piste ciclabili. È infine previsto un blocco di verde pubblico «che andrà a costituire il polmone verde più esteso di Schio», fa sapere il Comune: 68mila metri quadrati oltre ad altri inserti di verde nelle aiuole e nei passaggi interni.

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