Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ipab, al Trento nessun anziano positivo al Coronavirus
VICENZA Nessun caso positivo da Coronavirus al Trento di Vicenza. A due mesi e mezzo dall’inizio dell’emergenza Covid-19 risultano negativizzati tutti gli ospiti della struttura dell’ente previdenziale di contra’ San Pietro. E anche in provincia il contagio frena (ieri solo due casi positivi in più nelle due Usl vicentine, la 7 Pedemontana e 8 Berica) anche se sono morti altri due pazienti Covid. A mancare, ieri all’ospedale San Bortolo, è stata una donna di 84 anni di Vicenza, e anche all’hospice di Marostica si è avuto un decesso.
Ma che i contagiati siano in calo lo confermano anche le notizie che arrivano dal reparto 6 del Trento dell’Ipab di Vicenza, dove in queste ore c’è gioia e sollievo. Qui, oltre ai nove ospiti deceduti, una quindicina di anziani aveva contratto il virus. «Il 29 aprile scorso avevamo avuto la conferma che nove persone si erano negativizzate e siamo rimasti quindi in attesa, fiduciosi che avvenisse la stessa cosa per i restanti ospiti – osserva la direttrice Annalisa Bergozza -. Domani ripeteremo un nuovo tampone e se sarà, come tutti auspichiamo, nuovamente negativo, potremo dichiarare la completa guarigione, così come da protocollo dell’Usl 8 Berica». Una volta confermata la negatività di tutti gli ospiti del reparto 6 del Trento, specifica una nota diffusa ieri dall’ente, verrà disposta una nuova completa sanificazione dei locali, come già avvenuto nelle scorse settimane. «Un grazie va al nostro personale sanitario, e non» aggiunge Bergozza. Il presidente dell’ente Ermanno Angonese avverte che la gestione continuerà ad essere prudente: «Dovremo convivere ancora a lungo con il virus e le nostre strutture rimangono quelle sicuramente più a rischio di nuove infezioni. Per questo motivo l’allerta deve rimanere alta, così come le misure e i protocolli di prevenzione, controllo e sicurezza».
In parallelo, se per la quasi totalità della popolazione vicentina «Fase 2» significa uscita dal lockdown, per i farmacisti vuol dire tirare un respiro di sollievo. Cosa che sicuramente hanno fatto leggendo i dati dello screening effettuato su tutto il personale delle 146 farmacie che fanno capo all’Usl 8 Berica: dei 796 test sierologici effettuati al momento non risulta alcun caso di positività. «Un risultato che dà conto della bontà delle misure di prevenzione messe in atto» ha sottolineato il direttore generale dell’Ulss 8, Giovanni Pavesi.
«Nel 2019 - spiega Pavesi - nel distretto est grazie al servizio FarmaCup, le farmacie hanno effettuato 21 mila operazioni di richiesta di visite ed esami diagnostici e sono stati scaricati 21 mila referti». Il direttore generale ne ha parlato ieri assieme al presidente dell’ordine dei farmacisti Florindo Cracco e al presidente regionale di Federfarma Alberto Fontanesi. «Siamo stati un punto di riferimento nel momento di massima emergenza – ha detto Cracco – e lo saremo, a maggior ragione, d’ora in avanti».