Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Covid, dal Comune 2,5 milioni per aiutare famiglie e aziende
Mutui rinegoziati e utili Aim, trovati nuovi fondi per superare l’emergenza sospesa la tassa di soggiorno per sei mesi anche a bed&breakfast e agriturismi
VICENZA Fondi per l’emergenza Covid 19: alle risorse destinate a cittadini e imprese in difficoltà, finora 1,6 milioni di euro derivante dall’utile trasferito da Aim, il Comune di Vicenza aggiunge 910mila euro di mutui rinegoziati. «Ci aspettavamo di più, dal governo – dichiara il sindaco Francesco Rucco – comunque, poco è meglio di niente».
La giunta comunale di Vicenza ieri mattina ha deliberato due misure in favore delle aziende turistiche e non, relative all’imposta sulla pubblicità e alla tassa di soggiorno. Relativamente alla prima, è stato deciso che il termine di versamento per l’anno 2020 venga prorogato al 30 novembre. Quanto all’imposta di soggiorno, invece, è stato ampliato il perimetro di aziende che possono disapplicarla. Agli alberghi, per i quali questo provvedimento vigeva già, sono stati aggiunti gli operatori del settore turistico di qualsiasi categoria (a partire da bed&breakfast ed agriturismi). Per tutti la sospensione sarà valida nel periodo dal 12 marzo al 31 agosto. Inoltre, Rucco e l’assessore al Bilancio Simona Siotto ieri hanno aggiunto altre risorse ai fondi che l’amministrazione intende destinare al fondo di solidarietà per l’emergenza Covid-19. Verrà integrato il trasferimento di utili da Aim, «lo faremo con una variazione di bilancio» spiega il sindaco. E verranno poi aggiunti 910mila euro derivanti da rinegoziazione. Una parte deriva dalla revisione con tasso calante del 35% dei mutui oggi in essere per il Comune di Vicenza (sono 373, con un interesse medio del 2,33%). Il resto dalla rinegoziazione con tasso in lieve crescita di altri 27 prestiti. «Con questa circolare interveniamo su 150 mutui, accesi con Cassa depositi e prestiti – riprende il sindaco – la rinegoziazione sposterà la scadenza al 2043. Il problema è che per il nostro ente, virtuoso da molti anni, spostarli tutti vorrebbe dire posticipare i vincoli alle prossime generazioni: anche per quei mutui che andrebbero a scadenza in pochissimi anni, determinando un aumento dell’interesse legale importante. Abbiamo stimato 8 milioni in più, in 23 anni. Chi ha mutui più lunghi dei nostri è più avvantaggiato». L’amministrazione ha deciso quindi di «limitare la rinegoziazione». «Non sono i tre o quattro milioni che speravamo», conclude Rucco.
Fra gli interventi in arrivo «anche il contributo regionale di 250mila euro per il progetto legato ai distretti del commercio». Pur non essendo incluso direttamente nel pacchetto per l’emergenza di questo 2020 legata al virus il fondo «sarà oggetto della variazione di bilancio e verrà rimodulato in modo che i progetti siano legati al far fronte al Coronavirus». Altri capitoli in entrata che verranno rivisti in relazione all’ondata pandemica – pur non entrando direttamente nel pacchetto di risorse anti-Covid - riguardano il contributo ministeriale di 342mila euro per le infrastrutture e i trasporti, destinato alla spese di redazione del Piano urbano di mobilità sostenibile (Pums), oltre al contributo di quasi 700mila euro derivante dal fondo europeo Por Fesr Veneto 2014-2020.
Dalla Regione 250mila euro per il progetto legato ai distretti del commercio