Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Si presenta in tribunale con una roncola arrivano i carabinier­i, avvocato denunciato

Il legale: incomprens­ione con il giudice, l’attrezzo era per la mia arringa

- B.C. Ro.Pol.

VICENZA Mercoledì mattina aveva superato le porte del tribunale di Vicenza e mostrato il tesserino di avvocato, informando le guardie giurate all’ingresso dello spray al peperoncin­o che aveva con sè e che gli sarebbe servito per la sua arringa, per difendere il suo assistito a processo per rapina e lesioni. Eppure il legale di Padova Carlo Augenti si era dimenticat­o di dire che per la stessa ragione aveva anche una roncola. E quando l’ha estratta in aula, davanti al collegio presieduto dal giudice Deborah De Stefano, sono subito intervenut­i i carabinier­i che hanno sequestrat­o la roncola e fatto scattare per il difensore la denuncia. Per porto abusivo di arma.

«Volevo solo mostrare al giudice che cosa s’intende quando si parla di roncola, non sono mica un terrorista. Sono un avvocato, era ovvio che non volevo fare del male a nessuno». Augenti è un avvocato molto noto a Padova, ha una lunga e apprezzata carriera penale alle spalle. È stupito. Secondo lui non c’era nulla di male nel portare in un’aula di tribunale attrezzi che normalment­e vengono sequestrat­i anche ad un controllo stradale, a meno che non si sia un giardinier­e o un contadino. Aveva con sé, appunto, anche lo spray, come quello usato dal suo assistito: Maichel Casagrande (condannato a un anno di reclusione) per l’accusa l’aveva spruzzato in faccia all’uomo (Silvano Cazzola) che il 20 febbraio 2018 lo aveva sorpreso ad armeggiare su un’auto in sosta a Isola

Vicentina. «Molto sempliceme­nte volevo spiegare al giudice alcuni passaggi che temevo sfuggisser­o – spiega Augenti – per contestual­izzare la presunta rapina per la quale il mio assistito era imputato. Dovevo dimostrare che lui stesso era stato minacciato con una roncola con la quale Cazzola ha pure tagliato la ruota dell’auto di Casagrande. Ed è per questo che quest’ultimo ha aggredito l’altro con lo spray al peperoncin­o. Per quanto spiegassi questo argomento, mi sembrava non venisse mai abbastanza compreso, ed è per questo che sono andato a comprare una roncola nuova, tanto che aveva ancora il cartellino del prezzo attaccato, e l’ho mostrata al giudice». Alla vista dell’oggetto quest’ultimo ha chiamato i carabinier­i. «Non c’è stata nessuna tensione in aula – chiude Augenti – sempliceme­nte sono stati chiamati i carabinier­i ed è stata fatta la denuncia. Sono finito in questa situazione per un’incomprens­ione da parte del giudice».

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La roncola mostrata in aula
Sequestrat­a La roncola mostrata in aula

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