Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Il Vicenza resta nel limbo
Via libera dal governo: il calcio riparte ma la formula della Lega Pro arriverà il 3 giugno con il nuovo Consiglio federale. Ora sotto la lente delle società ci sono i protocolli sanitari
Quello di ieri è stato un giorno importante per il calcio italiano. Perché finalmente c’è una data per ritrovare in campo la Serie A e Serie B (sabato 20 giugno) e c’è anche una certezza dopo settimane di impasse: le prime due serie professionistiche vogliono ricominciare e, salvo intoppi, lo potranno fare fra meno di un mese.
Quanto alla Serie C, bisognerà attendere mercoledì prossimo 3 giugno, data in cui è fissato il Consiglio federale, per conoscere la data di ripartenza. Un’ipotesi che circolava ieri nei corridoi federali ipotizzava come possibile la prima settimana di luglio. Resta comunque anche il rebus sulla possibile formula che potrebbe essere applicata. forse per accorciare i tempi per esempio dei playoff.
L’incontro andato in scena ieri fra il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora e i vertici della Figc ha avuto comunque l’esito sperato. Nel pomeriggio era arrivato il via libera al protocollo medico da parte del Comitato tecnico scientifico e i segnali erano tutti orientati nella direzione auspicata dal mondo del calcio: «Rappresenta un messaggio di speranza per tutto il Paese – esulta in serata il presidente della Figc Gabriele Gravina sono felice e soddisfatto, è un successo che condivido con il ministro per lo Sport Spadafora e con tutte le componenti federali. Il nostro è un progetto di grande responsabilità perché investe tutto il mondo professionistico di Serie A, B, C e, auspicabilmente, anche la Serie A femminile». Il ministro Spadafora, dal canto suo, ha spiegato: «Come avevamo detto il calcio sarebbe ripartito quando ci sarebbero state tutte le condizioni di sicurezza e quando il Comitato tecnico scientifico ci avrebbe dato tutti gli ok. Ora il Paese sta ripartendo, lo sport sta ripartendo. Il Cts ha approvato il protocollo per la ripresa agonistica e ha confermato la necessità imprescindibile della quarantena fiduciaria nel caso in cui un calciatore dovesse risultare positivo. L’altra cosa è che la necessità dei tamponi previsti per i calciatori che non deve in nessun modo ledere le necessità di tutti i cittadini italiani e senza vie preferenziali di nessun tipo. Ho chiesto alla Federcalcio che cosa si farebbe qualora riprendesse il campionato e tornasse l’emergenza sanitaria. La Figc mi ha assicurato che esiste una piano B e C, playoffplayout e cristallizzazione della classifica».
Il Vicenza ieri sera non ha commentato la svolta, in una lunghissima partita a scacchi in cui la nuova posizione della Lega Pro, che verrà portata in Consiglio federale, prevede le promozioni delle tre capolista dei gironi A, B e C, ossia Monza, lo stesso Vicenza e Reggina, mentre la quarta promozione verrebbe assegnata tramite i playoff, da disputare addirittura su base volontaria. Quanto all’Arzignano, se passasse la nuova linea del presidente Francesco Ghirelli, il verdetto sarebbe quello di disputare i playout con l’Imolese.
Come noto, molti club sono contrari alla ripartenza, ma la direzione imboccata ieri sembra far crescere le probabilità che anche la C possa tornare a giocare. Gli ostacoli, primo fra tutti i costi del protocollo, sono molti, ma anche la terza serie potrebbe presto ritrovare il feeling perduto con il campo.