Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Schubert, Bach, Mozart per l’addio al conte mecenate

- Andrea Alba

VICENZA Se n’è andato accompagna­to dall’arte, come avrebbe voluto. Schubert, Bach, Mozart con alcuni dei loro brani interpreta­ti da violini e violoncell­i hanno intervalla­to il funerale del conte Paolo Marzotto, ultimo dei figli maschi di Gaetano Junior. Le esequie dell’industrial­e, mecenate e anche ex pilota sono state celebrate ieri mattina nella cattedrale di Vicenza. «C’è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per demolire e un tempo per costruire». Il brano del Qoelet, uno dei libri della Bibbia, non è stato scelto a caso per l’ultimo saluto all’imprendito­re. «Il tempo è un dono che va speso e vissuto, arricchito e un giorno restituito – le parole del sacerdote che, con altri quattro preti, ha officiato la funzione – noi celebriamo la Pasqua di resurrezio­ne di Paolo, che ha varcato la soglia della morte dopo una vita vissuta con pienezza. Paolo ora vive con lo sguardo aperto alla verità tutta intera: il suo viaggio nel tempo è compiuto». Circa 200 gli amici e i parenti della famiglia Marzotto, presenti ieri: al primo banco la moglie Caroline, le figlie Veronica e Dominique e la sorella del conte Laura Marzotto. Con loro i numerosi cugini e nipoti. A rendere omaggio all’industrial­e anche il sindaco di Valdagno - città della dinastia Marzotto - Giancarlo Acerbi e il vicesindac­o di Vicenza Matteo Tosetto.

Il conte Paolo avrebbe compiuto 90 anni il 9 settembre. Dei figli di Gaetano Junior oggi rimane solo Laura: negli anni scorsi sono mancati Umberto, Pietro, Vittorio, Italia e Giannino. Paolo lascia la moglie Caroline, sposata in seconde nozze, e le due figlie della prima moglie Florence, scomparsa nel 2012. Imprendito­re nell’azienda di famiglia, prima, e in anni recenti nel settore vitivinico­lo, Paolo Marzotto era noto per il suo amore per arte e cultura: aveva sostenuto in più occasioni associazio­ni musicali e sportive del Vicentino, e da dieci anni sosteneva direttamen­te la Fondazione Marzotto a Valdagno, realtà che comprende case di riposo per anziani e iniziative per i più piccoli. Inoltre, nel dopoguerra era finito spesso sulle cronache sportive per le sue imprese come pilota, in pista su Ferrari d’epoca.

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