Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Mazzini, la preside: «Stiamo cercando la soluzione migliore»
BASSANO L’improvvisa chiusura, per inagibilità, della scuola primaria Mazzini e la conseguente proposta del Comune di trasferirne le cinque classi, da settembre, nella dirimpettaia media Vittorelli, stanno sollevando interrogativi e preoccupazioni di genitori e docenti sui futuri scenari. I nodi da sciogliere sono molti e a settembre si tornerà in classe con le nuove disposizioni anti Covid 19. Per rasserenare gli animi, Luisa Caterina Chenet, la dirigente dell’Istituto comprensivo 1 nel quale ricadono i due plessi, interviene con una lettera indirizzata alle componenti delle due scuole assicurando che sono in corso confronti costruttivi con gli assessori Mariano Scotton (Istruzione) e Andrea Zonta (Lavori Pubblici) per individuare le soluzioni migliori che mettano d’accordo le esigenze didattiche ed organizzative di una primaria a tempo pieno con quelle di una media ad indirizzo musicale. Nella missiva chiede a tutti di aver fiducia sottolineando che nessuno vuole «dividere né allontanare l’utenza, ma mantenere nel cuore della città un polo scolastico». La dirigente scrive: «Si tratta di trovare una collocazione provvisoria ma consona, dal momento che la ristrutturazione della Mazzini richiederà più di un’annualità. Organizzare i servizi non è affatto semplice, inoltre non sono ancora note le disposizioni per il rientro a scuola a settembre». Di qui l’appello: «Dobbiamo rimanere uniti e solidali per trovare con serenità la soluzione temporanea più adeguata. Ci sono note le molteplici esigenze di ciascuna delle due scuole e vogliamo trovare con l’amministrazione un assetto che ci permetta di sopportare i disagi e di offrire risposte adeguate ai servizi, quindi mensa, bagni, accessi e sicurezza, sia all’aspetto didattico e di diritto allo studio. La dirigenza e il consiglio d’istituto hanno già formulato delle ipotesi e non appena definita la concertazione saranno forniti i ragguagli». (r.f.)