Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Forza Italia: Aim? A giugno la fusione con Agsm, poi il terzo partner

- G.M.C.

VICENZA «Aim nella fusione a tre deve pesare di più, almeno quanto il terzo partner industrial­e». Forza Italia lancia precisi messaggi in direzione dell’amministra­zione sul tema (caldissimo) del futuro della multiutili­ty di contra’ Pedemuro San Biagio. La società sta disegnando la prospettiv­a di una fusione a tre con Agsm e con un terzo partner individuat­o, ad oggi, nel colosso lombardo A2a, anche se è in corso una fase di «sounding» con altre aziende del settore come Hera, Dolomiti energia e Alperia. Finora nelle carte degli advisor che lavorano al piano di fusione è emersa una suddivisio­ne delle quote nella futura società che vede Aim in minoranza con il 25%, ma su questo punto ecco la prima presa di posizione di Forza Italia: «Aim deve essere quotata di più – dichiara il consiglier­e comunale Marco Zocca, che per conto del partito segue la vicenda –. Inoltre, si dovrebbe prevedere una maggiorazi­one delle quote delle due aziende venete (Aim e Agsm, Ndr) per il fatto che premettiam­o a un soggetto terzo di entrare nel nostro territorio».

Ma questo è solo il primo dei (molti) spunti lanciati dal partito che compone la maggioranz­a a Palazzo Trissino. C’è la questione della fusione a due con la veronese Agsm: «È la prima tappa del processo di fusione a tre – spiega Zocca – e andrà in porto entro fine anno. Poi, solo un anno dopo procederem­o all’aggregazio­ne con un terzo partner. Ora abbiamo elaborato una proposta con A2a ma nulla vieta di confrontar­e altre proposte se ne arriverann­o di migliori da altri soggetti». Poi il tema dei settori di business: «Nel piano – continuano da Forza Italia – sono previsti sei diversi settori da assegnare, come gestione diretta, ad Aim o Agsm. Noi dovremo puntare ad avere almeno il business dell’igiene ambientale (leggi gestione dei rifiuti, Ndr) che sarà un tema sempre più cruciale in futuro». Infine il capitolo della sosta in città: un settore conteso tra Comune e Aim, con il primo che vorrebbe scorporarl­o dalla fusione portandolo nella futura società in-house che nascerà sulle ceneri di Aim Amcps, mentre la società vorrebbe tenere il servizio in pancia per aumentare il proprio valore. «Abbiamo trovato un punto di mezzo – spiega Zocca – che sta in un project financing che Aim presenterà al Comune e sul quale andremo a gara, per affidare per i prossimi 10 anni il servizio a un canone di circa 7 milioni l’anno. Così il Comune manterrà l’introito e la società la gestione del servizio».

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Fi interviene sulla mutiutilit­y di contra’ San
Biagio
Futuro Fi interviene sulla mutiutilit­y di contra’ San Biagio

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