Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Un perito valuterà vibrazioni e rumori della cava Grolla
Cava Grolla, nella contrada Tommasoni
CORNEDO tra Cornedo e Valdagno il tribunale dispone una perizia tecnica sulle attività estrattive.
Da diversi anni è in corso un confronto fra i residenti e l’azienda Faba Marmi Spa, di Cornedo. La cava è situata nel vicino monte Spagnago, uno scavo che parte dalla vetta e che secondo i residenti sta trasformando il monte in una sorta di «vulcano artificiale», dove l’estrazione ormai tocca un’area molto ampia. A fine 2019 i residenti, assistiti da Studio3A – Valore Spa e dall’avvocato padovano Franco Portento, hanno chiesto al tribunale vicentino di disporre una consulenza tecnica per stabilire il livello di tollerabilità di rumori e vibrazioni provenienti dal sito estrattivo. Proprio questa consulenza è stata accordata nei giorni scorsi dal giudice Antonio Picardi: il perito, oltre a svolgere i rilievi, dovrà tentare una mediazione con la proprietà della cava. Nella richiesta al tribunale, i residenti descrivono una situazione via via più grave: «Il fronte estrattivo si trova in linea d’aria a un centinaio di metri dalle case più vicine. Per ridurre la pezzatura del materiale in poltiglia vengono fatte esplodere mine con una certa frequenza, due-tre serie a settimana, e ciascun ciclo può arrivare a una decina di esplosioni – fa sapere Studio3A -. La normale vita di questo nucleo abitato è scandita da queste deflagrazioni. Il risultato è un terremoto continuo con onde d’urto, boati e vibrazioni che causano ingenti danni alle case, dove si sono aperte ampie crepe, fuori e dentro».