Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Soul System, il batterista: «Serve tornare ai concerti live»
«Abbiamo proposte di concerti in streaming ma la mia generazione ha visto le due facce della medaglia e sa quant’è importante portare avanti anche la cultura del “live” vero e proprio». Classe ’79, il veronese Alberto Patuzzo è il batterista dei Soul System, la band che vinceva X Factor 2016.
Non c’è il rischio, Patuzzo, che il lockdown abbia nutrito fin troppo l’idea di live via internet?
«Per ora no. Oggi la musica è talmente sintetica che bisogna alimentare la sua dimensione fisica. Chiaro, se lo streaming diventa l’unica via allora fra 15 anni avremo solo quello. Ma la gente ha bisogno di stare assieme».
I musicisti ai tempi del Covid19?
«Ci siamo resi conto della necessità che l’Italia ci riconosca come lavoratori. Abbiamo dovuto faticare per farci sentire. Un’estate senza concerti e musicisti che estate è?».
Prospettive con i Soul System?
«Lavoriamo con Newtopia, l’agenza di Fedez, e avevamo molte cose pronte prima del lockdown, un nuovo Ep e un tour estivo poi cancellato. I concerti sono fonte primaria. Ora abbiamo in ballo alcuni live in streaming: ci sono anche aziende che per rilanciarsi pensano a eventi per clienti e dipendenti».
Il vostro lockdown?
«Con la band si fanno le bozze in studio a Milano poi ognuno arrangia a casa sua: eravamo già abituati a condividere idee via chat. Da amici ci è mancata la condivisione vera. Gli spunti creativi ti vengono anche a cena dopo le prove».
E da insegnante?
«Cose come la tecnica sul tamburo puoi curarle senza batteria. Ma io ho bisogno della stretta di mano, della pacca sulla spalla. Col tempo ho visto l’influenza negativa del lockdown: i ragazzi si spegnevano e anch’io ero stanco».