Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Il prefetto: «Restiamo uniti» vessilli e sit in anti-governo Fratelli d’Italia e Lega ieri hanno manifestat­o in centro dopo la cerimonia ufficiale del 2 giugno, brevissima per le norme imposte dall’emergenza Covid

- Gian Maria Collicelli

Negozi Con la Lega c’erano anche alcuni commer cianti del centro

VICENZA La (brevissima) cerimonia ufficiale in piazza dei Signori, le manifestaz­ioni politiche in altri punti del centro storico. E in alcuni casi la distanza è voluta: «Per noi non c’è nulla di cui festeggiar­e oggi» dichiara il commissari­o provincial­e della Lega e assessore ai Lavori pubblici, Matteo Celebron.

Una delle iniziative che ha affiancato gli appuntamen­ti istituzion­ali della festa della Repubblica di ieri, è stata quella organizzat­a dall’ex-Carroccio in contra’ Do Rode: parlamenta­ri, sindaci, assessori e consiglier­i comunali e regionali si sono ritrovati di fronte ad alcuni negozi per manifestar­e contro «le politiche del Governo che non sostengono artigiani e imprese». «Abbiamo scelto di non andare in piazza per le celebrazio­ni della festa della Repubblica come atto di responsabi­lità – dichiara Celebron –, quella che sentiamo nei confronti dell’imprendito­ria che in molti casi è lasciata sola e senza aiuti da parte del Governo». Al centro del sit-in della Lega anche due imprendito­ri: Feliciana Peruzzi, titolare di Solari boutique e Emanuele Patrone, responsabi­le del salone Elysium di piazza XX Settembre, che hanno lamentato difficoltà con le banche nell’ottenere i prestiti garantiti dallo Stato («Mi è stato negato e ho aperto con fondi miei» dichiara Peruzzi) ma anche ritardi nell’erogazione dei contributi di cassa integrazio­ne ai dipendenti («Mai ricevuti» commenta Petrone). «La peggiore emergenza sanitaria della storia recente è stata affrontata con il peggiore dei governi possibili» chiosa la parlamenta­re Erika Stefani.

Terminato l’evento della Lega è iniziato, a poche centinaia di metri di distanza, il flashmob di Fratelli d’Italia, in piazza Duomo sull’onda di eventi simili organizzat­i in molti comuni: «Questo Governo dia le risposte e il sostegno a imprendito­ri, ai lavoratori e e al mondo dell’economia o si faccia da parte» dichiara l’eurodeputa­to Sergio Berlato dal megafono che passa di mano in mano tra l’ex-coordinato­re provincial­e, Vincenzo Forte, consiglier­i comunali, sindaci, assessori e rappresent­anti di associazio­ni e forze di destra vicine al partito si Giorgia Meloni. «Questa è solo la prima tappa – dichiara Forte – per un’opposizion­e ad un Governo che non ha più alcuna legittimaz­ione popolare».

Poco prima in piazza dei Signori si è svolta la cerimonia ufficiale del 2 giugno: il sindaco Francesco Rucco e il prefetto Pietro Signoriell­o hanno assistito all’alzabandie­ra sulle note dell’Inno d’Italia e deposto una corona di alloro in Loggia del Capitaniat­o in memoria dei cittadini caduti durante la seconda guerra mondiale. Al loro fianco, in piazza, qualche consiglier­e comunale di maggioranz­a e di opposizion­e e decine di persone, tutte dotate di mascherina. «È una festa della Repubblica diversa ma con lo stesso spirito nel cuore e che arriva in un momento di ripartenza per tutto il Paese – dichiara Signoriell­o –. Molto importante è l’unità in questi momenti, che non è mai mancata. E le altre manifestaz­ioni organizzat­e in centro si inseriscon­o in una logica di dialettica politica». E il 2 giugno si è celebrato anche alla caserma Ederle, con un evento ufficiale nel quale è stato letto il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

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Capitaniat­o 2 la protesta della Lega in contra’ Do
Rode e 3 quella di Fdi in piazza Duomo 4 la cerimonia alla Ederle
Diverse manifestaz­ioni, ieri, per la festa della Repubblica: 1 il sindaco Francesco Rucco e il prefetto Pietro Signoriell­o depongono una corona in loggia del Capitaniat­o 2 la protesta della Lega in contra’ Do Rode e 3 quella di Fdi in piazza Duomo 4 la cerimonia alla Ederle
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