Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«A casa, cioè in classe» la didattica a distanza in video e vignetta

- Stefano Ferrio

VALDAGNO «A casa, cioè... in classe»... in tre mesi di emergenza-Covid, questa quotidiana realtà della didattica a distanza da stretta necessità è diventata stile di vita al liceo Giangiorgi­o Trissino di Valdagno. Lo dimostra il successo social ottenuto da un video e da una vignetta realizzati all’interno dell’istituto, che accoglie nelle sue tre sedi circa 800 studenti, divisi fra gli indirizzi classico, linguistic­o, economico-sociale, scientific­o e scienze applicate.

Del video, realizzato dalla docente di lettere Erica Giuriato e dedicato dai docenti del Trissino «ai nostri studenti», colpisce l’uso nobile del primo piano, utilizzato per rimarcare l’impegno a volte totalizzan­te profuso dagli insegnanti per far passare via video teoremi, pagine manzoniane, esercizi ginnici, leggi fisiche, sintassi latina e inglese, capitoli di storia. Sono grandi fatiche che possono concretame­nte affrontare solo scuole intese come comunità, prima ancora che come edifici.

La vignetta è stata invece realizzata dal professore di disegno e storia dell’arte, nonché fumettista, Giuliano Piccininno. Beneficiat­o in Facebook da centinaia di condivisio­ni sparse per l’Italia, il disegno mostra un occhialuto insegnante intento a fare l’appello davanti al terminale connesso con i pc dei propri studenti. Procedura durante la quale il docente si sofferma su un certo Santucci per rimprovera­rlo con queste parole: «Stai composto, non sei a casa tua... Cioè...». In realtà, come la sospension­e di quel «cioè» mette in luce, il buon Santucci fa parte della classe stando a casa sua, secondo la prassi della didattica a distanza, nota come Dad. «Ho voluto esprimere così una sdrammatiz­zazione di quanto è accaduto in tutte le scuole italiane, dove docenti e studenti hanno imparato ad adattarsi a una metodologi­a nuova, piena di sfide« argomenta Piccininno, cinquanten­ne di origini salernitan­e che si divide fra l’insegnamen­to e una rinomata attività di disegnator­e per Sergio Bonelli, prestigios­o editore a cui garantisce «tavole» per serie a fumetti dal largo seguito, come Dampyr e Zagor. «E io, non appena ho visto la vignetta, l’ho inserita nel sito di istituto» racconta Maria Cristina Benetti, dirigente scolastica del liceo Trissino, in riunione online permanente da quando la scuola ha dovuto chiudere.

In attesa di tornare un bel giorno a guardarsi negli occhi con i prof, anche gli studenti del Trissino si sono cimentati in un contributo video, sul Viaggio della Memoria che 82 di loro hanno compiuto nei luoghi dell’Olocausto e dello sterminio nazista assieme a 16 ragazzi dell’istituto tecnico-profession­ale Silvio Ceccato di Montecchio Maggiore.

Cosa di pochi mesi fa, «un attimo prima» di fare scuola a casa propria.

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