Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Nel 2020 dg valutati solo sul virus E Flor non era l’ultimo in classifica
«Graziata» l’Usl Pedemontana, in rosso. Roberti promosso allo Iov
Risorse strumentali e della gestione del processo di assegnazione, monitoraggio e valutazione degli obiettivi assegnati ai dg, ndr) ha chiesto anche a mio nome che, in ragione di quanto avvenuto nei mesi scorsi, venga assegnato quale obiettivo di performance specifico per tutte le strutture dell’area Sanità e Sociale la gestione dell’emergenza Covid. E’ a voi noto infatti quanto l’attività dei nostri uffici sia stata orientata in tal senso e quanto i dirigenti e i loro collaboratori siano stati impegnati nelle diverse linee di intervento. Le iniziative coordinate di sanità pubblica — prosegue la lettera — la riorganizzazione della rete e dell’assistenza territoriale e ospedaliera, l’assistenza farmaceutica, il reclutamento straordinario del personale, il supporto alle strutture sociosanitarie, la rendicontazione dei relativi costi hanno assorbito e assorbiranno buona parte delle energie e del lavoro di tutti i dipendenti, dirigenti e non, nel corso del 2020».
Quindi il punto chiave: «Si chiede pertanto che su questo obiettivo, ossia la gestione dell’emergenza sanitaria da
Covid-19, e non su altro, possa essere incentrata la valutazione di performance per l’anno
2020». Quindi un passaggio sulla premialità, già concessa al personale sanitario: «In ragione dell’impegno lavorativo aggiuntivo e dei risultati ad oggi conseguiti, si chiede inoltre di valutare la possibilità di assegnare ai dipendenti dell’area Sanità e Sociale una maggiorazione della produttività e della retribuzione di risultato». Ora la giunta Zaia dovrà decidere se accettare o meno la proposta, che pare indirizzata ad essere accolta.
Intanto dalla famosa delibera del 19 maggio scorso relativa all’assegnazione dei punteggi 2018 che hanno fatto infuriare Flor emerge un retroscena. In realtà la peggiore performance era stata attribuita all’Usl 7 Pedemontana, nel 2017 e fino all’ottobre 2018 diretta dal trevigiano Giorgio Roberti, poi passato alla guida dell’Istituto oncologico veneto. Nel 2017 l’Usl 7 aveva 29 milioni di passivo, scesi a 18 l’anno successivo, ma sempre troppi. E infatti la delibera dice: «Nel processo di valutazione del raggiungimento degli obiettivi si è rilevato il mancato rispetto da parte dell’Usl 7 Pedemontana del vincolo di bilancio annualmente assegnato. La giunta regionale ha chiesto una relazione tecnica ad Azienda Zero sulle dinamiche addotte dall’Usl 7 in riferimento al bilancio 2018 e tale relazione conferma l’esistenza di un disavanzo strutturale non aggredibile dalla programmazione regionale e dalle azioni gestionali aziendali nel breve periodo, ma solamente nel medio–lungo. Alla luce di tali considerazioni si ritiene che il vincolo di bilancio annualmente assegnato all’Usl 7 Pedemontana sia stato comunque conseguito e quindi di comprendere l’azienda nel procedimento di valutazione relativo al raggiungimento degli obiettivi». «Così Roberti, uomo di fiducia di Zaia, è stato salvato e pure promosso allo Iov», denuncia l’opposizione.