Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Il tempo e i giorni» tra bellezza e violenza
La regista bellunese Buiatti e la pellicola tutta veneta, girata tra Venezia e le Dolomiti che narra la violenza (in famiglia) contro i bambini
Un film tutto veneto, girato tra la laguna di Venezia e le Dolomiti. Paesaggi di grande bellezza e un racconto che scorre attraverso gli occhi dei bambini. Alessia Buiatti, sceneggiatrice bellunese, al suo esordio alla regia, ha scelto un tema di denuncia sociale, la violenza contro i bambini, come filo conduttore del film Il tempo e i giorni. Girato in digitale e analogico, con la pellicola che gioca un ruolo di primo piano perché la storia si snoda tra gli anni ‘70 e ‘80, «con le Super8 a riprendere i primi passi o gli amori mai rivelati».
Due bambini, Daniele e Caterina, trovano nella loro amicizia un’oasi di serenità e di fuga da situazioni famigliari non facili. Caterina subisce violenza in famiglia, da parte del padre. Ma nessuno del mondo di adulti che la circonda sembra accorgersene o vuole vedere quello che accade. A parte un altro bambino, il suo amico Daniele. Trascorrono le giornate insieme Caterina e Daniele, in un paesino della laguna di Venezia, Lio Piccolo, in cui vivono, sospesi fra mare e cielo. Ma gli adulti incombono.
«Il film racconta la violenza dal punto di vista dei bambini spiega Alessia Buiatti - . Con le riprese siamo sempre vicini ai piccoli, indaghiamo come vivono, cosa provano, cosa raccontano uno all’altra, come si nascondono e reagiscono alla violenza. Scopriamo che sono poesia pura, dolcissimi e affidabili sempre, sognatori lucidi. I due protagonisti vivono un’esistenza come quelle che tante volte sentiamo raccontare dai telegiornali. Ma come crescono i bambini che subiscono violenza? Credo che il cinema sia arte e proprio per questo deve avere un ruolo sociale. Ringrazio chi sosterrà questo film e chi lo seguirà e ascolterà la sua voce».
Prossima tappa della giovane regista bellunese, che ha appena terminato le riprese
(bloccate per un periodo dall’emergenza coronavirus), è l’approdo alla Mostra del Cinema di Venezia come prima presentazione della pellicola, già nell’edizione della Mostra di quest’anno.
Esordienti i due giovani attori, 11 anni, Emma Frison di Venezia (Caterina) e Francesco Petit Bon (Daniele). Tra i protagonisti anche Andrea Pergolese, Lorenzo Salvetti e Sara Lazzaro, l’attrice che interpreta «Agnese» nella celebre fiction tivù su RaiUno «Doc Nelle tue mani».
«L’obiettivo principale del film è fare formazione - spiega Alessia Buiatti - parlare con i giovani e gli insegnanti sia del tema, che del fare cinema, portarlo nelle scuole. Contribuire a creare una nuova cultura e sconfiggere l’indifferenza. In modo che non ci sia più nessuno, in futuro, che davanti alla violenza si giri dall’altra parte».
Il tempo e i giorni è prodotto da Zetagroup srl di Treviso con il sostegno di Dolomia e il patrocinio dell’associazione nazionale D.i.Re. Donne in Rete contro la violenza , sindacato dei Giornalisti del Veneto, Spazio Donna Onlus, Città Metropolitana di Venezia, Città di Treviso, Comune di Belluno, Fondazione Teatri delle Dolomiti e con la collaborazione della Consigliera di parità della Città metropolitana di Venezia.
Storie e immagini dal backstage del film, sulle pagine Instagram, Facebook e Twitter all’account @iltempoeigiorni
Il progetto può essere sostenuto con un crowfunding https://www.produzionidalbasso.com/project/il-tempo-e-i-giorni-film/