Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Riaprono le materne comunali il sindacato: maestre di serie B?
A scuola da mercoledì. Tolio: «Noi vicini alle famiglie». Ma il Cub protesta
VICENZA È un via libera molto atteso, specie dalle famiglie. Ma è anche un via libera che non si fa mancare le polemiche, tanto che se il sindacato del Cub (Confederazione unitaria di base) alza il muro («Se le scuole statali rimangono chiuse devono esserlo anche quelle comunali, perché non ci sono insegnanti di serie B») l’amministrazione replica per le rime: «Dispiace, ma spesso il sindacato non è dalla nostra parte».
È in questo clima di tensione che il Comune sta avviando la prima ripresa delle attività scolastiche dopo la chiusura forzata nel periodo clou della pandemia da Covid-19. Ora che si è giunti, di fatto, alla fase 3, con la riapertura anche dei confini regionali, l’amministrazione ha deciso di programmare l’attività delle scuole materne comunali, grazie anche ai recenti provvedimenti della Regione che consentono la riattivazione del servizio. «La nostra volontà è dare una risposta alle famiglie – dichiara l’assessore all’Istruzione, Cristina Tolio – e saremo ligi alle disposizioni di Governo e Regione, perché non vogliamo mettere a rischio nessuno.
Ma crediamo che per i bambini sia un’opportunità importante». Secondo le direttive del Comune, il servizio è previsto dal 10 al 30 giugno prossimi (termine dell’anno scolastico) e con le iscrizioni da effettuare entro domani (info: www.comune.vicenza.it). In questi giorni l’amministrazione ha inviato una lettera a tutti i genitori dei bambini iscritti spiegando le modalità e chiedendo, appunto, di comunicare l’adesione o meno: le famiglie pagheranno solo il costo della mensa e l’orario sarà ridotto alla sola fascia mattutina, cioè 7.45-13.30. L’iniziativa coinvolge le 17 scuole materne comunali in città, dove dunque il personale si prepara a tornare in servizio: solo giochi «semplici e lineari» a disposizione dei bambini e che saranno disinfettati ogni giorno a chiusura della scuola, maestre con mascherina e un insegnante ogni 5 bambini. «Grazie a questi numeri – spiega Tolio – riusciremo a garantire anche il distanziamento tra i bambini, anche se riusciremo ad accogliere solo metà dell’utenza di prima e ci aspettiamo di ricevere più domande dei posti a disposizione». In virtù di questo limite ci saranno le priorità d’accesso, stabilite dalle stesse disposizioni regionali: «Come previsto – precisa l’assessore – si darà precedenza a bambini con disabilità e ai più grandi, cioè a coloro che sono all’ultimo anno di materna e a settembre affronteranno il passaggio alle scuole elementari».
Ma la riapertura delle scuole dopo il lockdown scalda l’animo del sindacato Cub: «La lettera inviata ai genitori è imbarazzante perché non da alcuna certezza neanche sulle date d’inizio – dichiara Maria Teresa Turetta, del Cub Vicenza – e la formazione del personale è stata effettuata su computer dove non si sentiva neppure l’audio. Ma soprattutto crediamo che tutti gli insegnanti siano uguali, sia quelli delle scuole comunali che di quelle statali, dunque se le prime sono chiuse dovrebbero esserlo anche le seconde». A stretto giro, però, ecco la replica di Tolio: «Spiace che i sindacati non capiscano che al centro di tutto ci sono i bambini. È per loro che lo facciamo e se avessi potuto avrei aperto anche prima. Non facciamo nulla di illecito né di improponibile per il personale. Ora le norme ce lo consentano e sono amareggiata di non avere il sindacato dalla nostra parte».