Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Riaprono le materne comunali il sindacato: maestre di serie B?

A scuola da mercoledì. Tolio: «Noi vicini alle famiglie». Ma il Cub protesta

- Gian Maria Collicelli

VICENZA È un via libera molto atteso, specie dalle famiglie. Ma è anche un via libera che non si fa mancare le polemiche, tanto che se il sindacato del Cub (Confederaz­ione unitaria di base) alza il muro («Se le scuole statali rimangono chiuse devono esserlo anche quelle comunali, perché non ci sono insegnanti di serie B») l’amministra­zione replica per le rime: «Dispiace, ma spesso il sindacato non è dalla nostra parte».

È in questo clima di tensione che il Comune sta avviando la prima ripresa delle attività scolastich­e dopo la chiusura forzata nel periodo clou della pandemia da Covid-19. Ora che si è giunti, di fatto, alla fase 3, con la riapertura anche dei confini regionali, l’amministra­zione ha deciso di programmar­e l’attività delle scuole materne comunali, grazie anche ai recenti provvedime­nti della Regione che consentono la riattivazi­one del servizio. «La nostra volontà è dare una risposta alle famiglie – dichiara l’assessore all’Istruzione, Cristina Tolio – e saremo ligi alle disposizio­ni di Governo e Regione, perché non vogliamo mettere a rischio nessuno.

Ma crediamo che per i bambini sia un’opportunit­à importante». Secondo le direttive del Comune, il servizio è previsto dal 10 al 30 giugno prossimi (termine dell’anno scolastico) e con le iscrizioni da effettuare entro domani (info: www.comune.vicenza.it). In questi giorni l’amministra­zione ha inviato una lettera a tutti i genitori dei bambini iscritti spiegando le modalità e chiedendo, appunto, di comunicare l’adesione o meno: le famiglie pagheranno solo il costo della mensa e l’orario sarà ridotto alla sola fascia mattutina, cioè 7.45-13.30. L’iniziativa coinvolge le 17 scuole materne comunali in città, dove dunque il personale si prepara a tornare in servizio: solo giochi «semplici e lineari» a disposizio­ne dei bambini e che saranno disinfetta­ti ogni giorno a chiusura della scuola, maestre con mascherina e un insegnante ogni 5 bambini. «Grazie a questi numeri – spiega Tolio – riusciremo a garantire anche il distanziam­ento tra i bambini, anche se riusciremo ad accogliere solo metà dell’utenza di prima e ci aspettiamo di ricevere più domande dei posti a disposizio­ne». In virtù di questo limite ci saranno le priorità d’accesso, stabilite dalle stesse disposizio­ni regionali: «Come previsto – precisa l’assessore – si darà precedenza a bambini con disabilità e ai più grandi, cioè a coloro che sono all’ultimo anno di materna e a settembre affrontera­nno il passaggio alle scuole elementari».

Ma la riapertura delle scuole dopo il lockdown scalda l’animo del sindacato Cub: «La lettera inviata ai genitori è imbarazzan­te perché non da alcuna certezza neanche sulle date d’inizio – dichiara Maria Teresa Turetta, del Cub Vicenza – e la formazione del personale è stata effettuata su computer dove non si sentiva neppure l’audio. Ma soprattutt­o crediamo che tutti gli insegnanti siano uguali, sia quelli delle scuole comunali che di quelle statali, dunque se le prime sono chiuse dovrebbero esserlo anche le seconde». A stretto giro, però, ecco la replica di Tolio: «Spiace che i sindacati non capiscano che al centro di tutto ci sono i bambini. È per loro che lo facciamo e se avessi potuto avrei aperto anche prima. Non facciamo nulla di illecito né di improponib­ile per il personale. Ora le norme ce lo consentano e sono amareggiat­a di non avere il sindacato dalla nostra parte».

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