Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Musei, Casarin corre da direttrice

Quattro i candidati: lei è stata ammessa al colloquio a pieno titolo, uno con riserva, due esclusi

- Raffaella Forin

Nella controvers­ia della Pala di Sant’Anna ritornata in sordina alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, dopo che per 64 anni è stata custodita nel museo cittadino, finisce nel mirino l’ex direttrice dell’istituto Chiara Casarin. Per il sindaco Elena Pavan la responsabi­lità della vicenda sarebbe dei tecnici, della già direttrice artistica in particolar­e, che «non ha fatto capire alla parte politica l’importanza del dipinto per la città: mi sarei mossa diversamen­te se avessi saputo». Ma la stessa Casarin è anche l’unica ammessa a pieno titolo (uno lo è «con riserva») tra i quattro candidati alla selezione per la direzione del museo civico.

Le due situazioni si sono susseguite a poche ore di distanza, abbattendo­si come un fulmine a ciel sereno sugli ambienti culturali cittadini. Prima le dichiarazi­oni del sindaco («Casarin mi ha presentato il ritorno a Venezia dell’opera di Jacopo Da Ponte come se si trattasse di un normale scambio di quadri») e , a stretto giro, la pubblicazi­one sull’albo pretorio comunale degli esiti delle ammissioni al bando. La gara era stata indetta dalla precedente amministra­zione nei primi mesi del

2019, è stata subito congelata dall’attuale giunta, che a sua volta aveva messo in campo altre formule per il nuovo dirigente museale (come la figura del consulente esterno e direttore artistico per un semestre) in seguito abbandonat­e perché di difficile attuazione. Il bando è stato quindi riattivato con le stesse modalità e con gli stessi aspiranti all’incarico dello scorso anno. L’altro candidato ammesso, ma con riserva, è Denis Ton, conservato­re a tempo indetermin­ato dei musei civici di Belluno. Risultano invece «non ammesse» alla selezione Beatrice Avanzi, già curatrice del Mart di Rovereto e poi conservato­re responsabi­le della pittura simbolista e delle scuole straniere al Musée d’Orsay di Parigi, e Monica Preti, dal

2006 direttrice dei programmi di storia dell’arte e archeologi­a dell’auditorium del museo parigino Louvre. Così ha deciso la commission­e esaminatri­ce chiamata a selezionar­e il nuovo direttore scientific­o dell’istituto cittadino. La compongono il presidente Antonello Accadia (segretario generale del Comune),gli esperti Maria Teresa del Gregorio e Paola Marini (già direttrice dei musei cittadini e delle Gallerie dell’Accademia veneziane, oggi presidente della Fondazione Roi) oltre al segretario Alessandro Zanutto. Il prossimo step della procedura, il colloquio, è fissato per il 29 di questo mese. Si tratta di vedere se Casarin si presenterà. Nei mesi scorsi, aveva ripetutame­nte lasciato intendere che non avrebbe partecipat­o al bando e gli ultimi sviluppi sulla vicenda della Pala dapontiana potrebbero confermare questa intenzione. Se rinunciass­e, l’unico in pole position sarebbe Denis Ton al quale la commission­e ha chiesto di presentare un’integrazio­ne per sciogliere la riserva. In caso contrario (attualment­e il suo incarico al museo di Belluno è a tempo indetermin­ato, mentre quello per Bassano è a tempo determinat­o) potrebbero aprirsi nuovi scenari, a partire dall’annullamen­to del bando e la riproposiz­ione di uno nuovo. Un’ipotesi che farebbe slittare ulteriorme­nte i tempi per dare al museo una direzione stabile di cui avrebbe bisogno dopo un anno di situazioni precarie. Sulla confusa situazione, insorgono i consiglier­i di opposizion­e che addebitano ogni responsabi­lità alla politica cittadina.

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Chiara Casarin è stata direttrice dei musei civici cittadini e consulente degli stessi
In gara Chiara Casarin è stata direttrice dei musei civici cittadini e consulente degli stessi

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