Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

La procura ha aperto un fascicolo per morte in conseguenz­a di altro reato. Disposta l’autopsia

- Milvana Citter

La

BORSO DEL GRAPPA (TREVISO) procura di Treviso ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per la morte di Matteo Martin, il 23enne trovato senza vita venerdì mattina, a casa di un amico a Borso del Grappa, in provincia di Treviso. Il sostituto procurator­e Giulio Caprarola ha formulato come ipotesi di reato quella di morte in conseguenz­a di altro reato, per poter così procedere a tutti gli accertamen­ti necessari a chiarire cosa abbia ucciso lo studente universita­rio di Romano d’Ezzelino.

La prossima settimana sul corpo del giovane sarà eseguita Indagine sul decesso dello studente l’autopsia.

Al momento non ci sono elementi per ipotizzare una morte violenta o provocata dall’assunzione di droghe o farmaci. Nella casa di via Molini a Borso, dove il giovane era ospite di un amico ed è stato ritrovato morto, i carabinier­i non hanno infatti trovato farmaci o sostanze stupefacen­ti che possano far pensare a un decesso provocato da qualche abuso.

Ma la morte improvvisa e la giovane età di Matteo impongono un approfondi­mento che chiarisca le cause.

Il 23enne che viveva con la mamma a Romano, era arrivato dall’amico Daniele la sera di giovedì. Aveva litigato in famiglia, e per sbollire la rabbia era salito sulla sua moto e aveva raggiunto a Borso la casa della madre di Daniele. Si conoscevan­o da tanti anni e chiacchier­are con l’amico l’aveva aiutato a calmarsi. In casa c’era anche la fidanzata di Daniele. Così Matteo aveva deciso di fermarsi per cena e di restare a dormire. La mamma di Daniele lo aveva accolto volentieri e dopo aver guardato un po’ di television­e insieme e aver ricordato i vecchi tempi, si sono ritirati nelle rispettive camere. Venerdì mattina la tragedia. Quando Daniele e la fidanzata si sono alzati hanno visto che Matteo non si era svegliato. Sono andati a chiamarlo scoprendo che ormai era senza vita. Hanno tentato una disperata chiamata al 118 e in via Molini sono arrivati i sanitari del Suem di Crespano del Grappa (Treviso) , ma per il 23enne non c’è stato nulla da fare. Era morto ormai da alcune ore, probabilme­nte nel sonno durante la notte.

In via Molini, come da prassi in questi casi, sono intervenut­i anche i carabinier­i di Pieve del Grappa. Ma non hanno rilevato nulla di strano. Sul corpo di Matteo la prima ispezione medico legale non ha rilevato segni di violenza. L’ipotesi più probabile è che, nonostante la giovane età, il giovane sia stato stroncato da un infarto o da un’aritmia cardiaca. A chiarirlo sarà solo l’autopsia, che sarà eseguita la prossima settimana.

La morte del giovane ha colpito due comunità, quella di Borso e quella di Romano d’Ezzelino dove, da qualche anno, viveva insieme alla mamma Cesira Meneghetti, titolare insieme ai fratelli dell’omonima azienda di Rosà che produce piani cottura. Il padre era morto quando Matteo aveva appena un anno. Originario di Rossano Veneto, il 23enne aveva trascorso un lungo periodo in Inghilterr­a. Studiava ingegneria all’università. Studente molto capace, gli amici lo ricordano come un ragazzo appassiona­to di matematica ma anche capace di parlare in greco antico come se fosse una lingua corrente.

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Universita­rio Matteo Martin, 23 anni, è morto venerdì. Viveva con la madre a Romano d’Ezzelino

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