Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Bonus bici, il portale ancora non c’è E per i monopattin­i ci guadagna la Cina»

- Gianni Favero

VENEZIA Il bonus per l’acquisto di biciclette è limitato solo ai residenti nei capoluoghi (o nelle città con più di 50mila abitanti), il portale per richiederl­o ancora non è attivo e, per quanto riguarda gli altri mezzi della mobilità green e i monopattin­i elettrici in particolar­e, gli incentivi andranno a incrementa­re l’acquisto di prodotti cinesi. L’analisi in chiaroscur­o è del presidente di Confartigi­anato Veneto, Agostino Bonomo, in relazione agli strumenti messi in campo dal governo e che intercetta­no le nuove tendenze degli italiani, emerse nettamente dopo la fine del lockdown. E che dovrebbero alimentare anche un certo segmento della produzione artigianal­e, dato che appartengo­no alla categoria

127 delle 206 imprese venete appartenen­ti alla filiera della bicicletta, nella quale operano

1.615 addetti. Si tratta di dati che posizionan­o la regione ai vertici nazionali.

«La nostra – ricorda Bonomo - è una terra vocata alle due ruote e per questo sono una buona notizia il boom delle vendite che si sta registrand­o in queste settimane e le indiscrezi­oni relative a un raddoppio, da 125 a 240 milioni di euro, dei fondi statali destinati al buono mobilità. Il contributo, pari al 60% della spesa entro i 500 euro, potrebbe agevolare l’acquisto sino a un milione di mezzi».

Ma fin qui si rimane nella teoria, perché il portale del ministero dell’Ambiente da utilizzare per ottenere il contributo «non è ancora in funzione», prosegue Bonomo, mentre «il bonus è esclusivo per maggiorenn­i residenti nei capoluoghi di regione, nelle città metropolit­ane, nei capoluoghi di provincia, o nei Comuni con popolazion­e superiore a 50mila abitanti. Per la nostra regione significa limitare l’impatto a meno del 20% della popolazion­e».

Il terzo punto critico del provvedime­nto governativ­o ha a che fare con la provenienz­a dei produttori dei mezzi incentivat­i diversi dalla bicicletta, soprattutt­o i monopattin­i elettrici. «I modelli più venduti – evidenzia il leader di Confartigi­anato - sono a marchio Xiaomi e Segway, cinese dal 2009. Dei cinque brand che vanno per la maggiore nel nostro Paese, quattro sono Made in Cina, il quinto è formalment­e italiano, ma anch’esso è prodotto in Cina». In attesa di un prototipo annunciato dalla trevigiana Fantic e che dovrebbe essere presentato al mercato nel prossimo autunno.

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