Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Creature di gomma, il museo in laguna
Da Goldrake fino ai personaggi Disney un’esposizione che va dagli anni Trenta in poi Oltre cinquemila giocattoli rari raccolti da Fabrizio Fontanella
«Nella mia casa ho riunito giocattoli grandi e piccoli, senza i quali non potrei vivere. Il bimbo che non gioca non è un bambino, ma l’adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che era dentro di sé e che gli mancherà molto».
Questo celebre aforisma di Pablo Neruda è ben esposto all’ingresso di «Creature di Gomma-Venice Vintage Toys Exposition». E non è certo un caso. Chi vuole visitare il nuovissimo spazio espositivo veneziano dedicato ai giocattoli di gomma, aperto a pochi passi da Campo San Stin, deve rinunciare alla propria età anagrafica e ricondurre per mano se stesso agli anni della propria infanzia. Un viaggio reso possibile dagli oltre cinquemila articoli, dai pezzi unici a quelli più comuni, che affollano le vetrine: pupazzi, robot e giocattoli realizzati tra gli anni Trenta e gli anni Ottanta. Tutto, come accade solo per le cose belle davvero, nasce dalla passione. La passione per i giocattoli di Fabrizio Fontanella, veneziano doc, che in trent’anni di assiduo collezionismo ha accumulato un tesoro di rarità e affetti a cui, ora, ha trovato casa. «Niente qui è in vendita, nulla ha un prezzo. Ad ognuno di questi oggetti sono davvero legato, di ciascuno ricordo perfettamente dove e quando l’ho trovato — spiega Fontanella — Venezia è la città regina della cultura nel mondo e ho voluto fare qualcosa di speciale per la mia casa». Lo sguardo è rapito da una statua del robot Goldrake alta due metri. «Cattura l’attenzione ma è l’unica cosa recente esposta, la maggioranza dei pezzi è prodotta tra gli anni Sessanta e gli Ottanta, il più vecchio è un Paperino dell’americana Seiberling del 1934, l’anno in cui è nato il personaggio».
Al centro del salone due enormi teche che accolgono la collezione completa di Masters of the Universe: 75 personaggi, 24 mezzi, quattro castelli e l’enorme Eternia, il sogno proibito di ogni bambino degli anni Ottanta. Le pareti sono un continuum di vetrine che ospitano i cinquemila tesori, divisi in sezioni; si va dai personaggi Disney a quelli del mondo di Hanna-Barbera, dall’universo Warner Bros. a quello degli «anime» giapponesi, passando per la tv con Carosello e i classici della letteratura come Pinocchio. «Solo di Topo Gigio sono esposti un centinaio di pezzi, alcuni autografati dalla creatrice Maria Perego – spiega
Fontanella – c’è anche il primo esemplare del 1959, rarissimo perché completo di tutti gli accessori, formaggio e fischietto compresi». Una sala del museo è tutta per la storia del pupazzo di gomma raccontata attraverso le tre aziende più importanti: la Ledraplastic di Udine, la Ditta Canova di Padova e l’Italo Cremona. «Un video didattico, pensato per le scolaresche e per i più piccoli, spiega il procedimento di creazione del giocattolo – continua il collezionista – dal disegno al modello in creta, fino allo stampo in bronzo, alla colata di gomma e alla colorazione manuale a spruzzo». Per accedere all’esposizione basta iscriversi, alla prima visita, all’associazione Creature di Gomma.
Si può anche optare per la «tessera premium» che, oltre alla prelazione agli eventi, comprende un pupazzo della mascotte, El Panta, pantegana-gondoliere ideata da Fontanella e disegnata dal genio di Giorgio Cavazzano.
” Fontanella Ho voluto creare qualcosa di speciale per la mia città