Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Disabili maltrattati, indagato operatore
Indagini sugli episodi di violenza in una struttura del Vicentino. Sarà licenziato
MONTECCHIO P. Avrebbe maltrattato, sia psicologicamente che fisicamente, in più occasioni uno degli ospiti della struttura, un disabile psichico. Almeno dieci gli episodi contestati ad un operatore sanitario, registrati dalle telecamere installate dalla squadra mobile che hanno portato avanti la delicata indagine. Indagato per maltrattamenti, l’uomo ha l’obbligo di presentarsi in questura e l’interdizione alla professione. La direzione lo licenzierà.
MONTECCHIO PRECALCINO Colpito con schiaffi mentre lo lavava, sbarbato in malo modo, preso per il collo per farlo avanzare, e ancora strattonato, o peggio buttato a terra, ma anche insultato e minacciato di ripercussioni se non si fosse comportato come doveva.
Questo il trattamento che avrebbe riservato Filippo Cuccia, operatore socio sanitario di 45 anni del Vicentino, nei confronti di un ospite in particolare della struttura residenziale sanitaria assistenziale (RSA) «Il Cardo» di Montecchio Precalcino.
Verso un trentenne disabile psichico colpito a quanto pare anche con pugni. A far scattare il campanello di allarme anche la presenza sul corpo del paziente di lividi ed ematomi, a livello addominale.
È nata dalla segnalazione della stessa struttura l’articolata inchiesta dei poliziotti della squadra mobile di Vicenza che ha portato ad indagare per maltrattamenti aggravati uno dei dipendenti, assunto da cinque anni a questa parte e nel frattempo sospeso dalla direzione. Cuccia appunto, che però respinge con forza le accuse. Una decina gli episodi di violenze fisiche e psicologiche contestate dal pubblico ministero Cristina Carunchio. Maltrattamenti avvenuti tra novembre del
” Ipab/1 Appena saputo della situazione, abbiamo chiamato la questura
2019 e i primi mesi di marzo di quest’anno: fatti questi registrati dalle telecamere che gli investigatori del vice questore Lorenzo Ortensi avevano piazzato tra stanze e bagni de «Il Cardo», su autorizzazione del giudice per le indagini preliminari Roberto Venditti.
Il quale venerdì, su richiesta della procura, ha emesso una misura cautelare per l’operatore, e cioè l’obbligo di presentazione tutti i giorni in questura. Ha disposto inoltre la misura interdittiva del divieto di esercitare per dodici mesi la professione di operatore socio sanitario, il che significa che il 45enne non potrà lavorare nel suo ambito per un anno.
Lui intanto avrà la possibilità di difendersi dall’accusa di maltrattamenti aggravati nel corso dell’interrogatorio che verrà fissato a breve davanti al giudice: allora potrà spiegare quanto accaduto, chiarire la sua posizione, i comportamenti immortalati dagli occhi elettronici installati dai detective della questura che in questi mesi hanno lavorato con il massimo riserbo. A partire dal video in cui lo si vede fare la barba al trentenne, senza averne cura, quasi con disprezzo, per poi alzarlo e farlo avanzare, prendendolo per il collo. In altri sarebbe stato registrato mentre lavava l’ospite e lo prendeva a schiaffi. L’avvocato Francesco Fontana fa sapere che il suo assistito Cuccia «si ritiene del tutto estraneo alla vicenda e respinge con forza ogni accusa». La vicenda giudiziaria comporterà inevitabilmente per il 45enne anche ripercussioni a livello professionale. Quali il licenziamento, così come fa sapere Beppe Sola, presidente dell’Ipab «La Casa» di Schio che gestisce la struttura residenziale sanitaria assistenziale (RSA) «Il Cardo» di Montecchio Precalcino che ospita trentanove disabili gravi e gravissimi, con handicap psichici associati ad insufficienza mentale.
«Quei comportamenti per noi sono inaccettabili, quando ne siamo venuti a conoscenza abbiamo provveduto a dare il via ad un’indagine interna che ha portato alla sospensione di Cuccia e all’immediata segnalazione della vicenda in questura, perchè la polizia desse il via agli accertamenti del caso - fa sapere Sola - ora, anche alla luce degli elementi raccolti dagli investigatori e delle misure adottate dal giudice, non possiamo accettare che Cuccia rimanga in struttura e prenderemo spunto per pensare al licenziamento».
Ipab/2 È una cosa che non possiamo accettare: sarà licenziato