Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Il mio posto è a Vicenza»

L’allenatore Mimmo Di Carlo professa il suo amore per la squadra biancoross­a e per la città «L’obiettivo? Ritornare in serie A. E con un gruppo e una società così si può andare lontano»

- Luisa Nicoli

Mercato Molti i nomi che già circolano: da Moreo a Coda in attacco al ritorno del portiere Alfonso La stagione «Abbiamo centrato la serie B al primo tentativo, uscire dalla C era la cosa più difficile»

«Contratto fino al 2022? Sì certo, ma quello che conta è che sono a Vicenza per restare e che, con la proprietà e la società, ci siamo posti l’obiettivo di ritornare in serie A con un progetto quinquenna­le. Ma intanto il primo scalino è fatto». Parola di Mimmo Di Carlo, il tecnico biancoross­o che dai microfoni di Radio Vicenza ha parlato della stagione che verrà e del suo Lane in serie B. Con un contratto comunque, già sottoscrit­to lo scorso anno, fino al 30 giugno 2022. «Abbiamo centrato l’obiettivo serie B al primo colpo, uscire dalla Lega Pro era la cosa più difficile — continua il tecnico — adesso dobbiamo consolidar­ci. Ci sono altre società che punteranno subito alla A, vedi il Monza di Galliani e Berlusconi, mentre a Vicenza il progetto è crescere un po’ alla volta, rinforzand­o una squadra già forte e che ha mentalità, organizzaz­ione tecnica e ha sposato la linea dell’allenatore».

Sul Vicenza che prenderà forma per la prossima stagione, alcuni rinnovi contrattua­li già sono stati sottoscrit­ti, Mimmo Di Carlo però chiede pazienza alla piazza e ai tifosi. «Sarà un mercato difficile. Per prendere un giocatore di serie B devi aspettare settembre. Noi abbiamo già un buon gruppo, la base c’è ed è la cosa più importante, poi valuteremo come rinforzarc­i. In B conterà l’organizzaz­ione di gioco, lo spirito di squadra elevato e la motivazion­e che viene attraverso il lavoro settimanal­e». E spiega. «A fare la differenza a Vicenza non sarà un giocatore, ma la squadra, il gruppo, il lavoro. E chi arriverà dovrà essere funzionale al nostro progetto. Abbiamo aperto un ciclo. Ne sono convinto».

Nomi sui possibili acquisti ne stanno girando tanti, da giorni: da Coda e Moreo per l’attacco al ritorno del portiere Alfonso. Mimmo Di Carlo sorride «i nomi di cui stiamo parlando con il ds Magalini sono altri», dice. E poi continua. «Ripeto: ci vorrà pazienza in questo mercato. Se vogliamo raggiunger­e i nostri obiettivi e avere più qualità dovremo aspettare che finiscano i campionati di A e B. Nella prossima stagione dobbiamo consolidar­ci, significa una buona salvezza. Però parlare di salvezza non mi piace tanto, dobbiamo mantenere la categoria ma anche quei sogni che abbiamo noi e i nostri tifosi».

L’ultima promozione dalla serie C alla B il Vicenza l’aveva conquistat­a nel 1992/93 con Renzo Ulivieri in panchina e Mimmo Di Carlo in mezzo al campo, da giocatore biancoross­o. Da lì è partita la cavalcata che ha portato i biancoross­i, poi con Guidolin allenatore, fino a vincere la Coppa Italia in A nel 1997. E le analogie con quella squadra, secondo il tecnico, non mancano. «Padella e Cappellett­i mi ricordano Praticò e Lopez, hanno forza, personalit­à e non hanno paura di nessuno. Ma le analogie sono nel gruppo, nei valori. Sono gli stessi di allora. Noi dobbiamo giocare da squadra, come abbiamo fatto quest’anno. Il rapporto con Vicenza per me è qualcosa di speciale, sono arrivato in C senza alcun pensiero perché per me era serie A comunque. Ci sono una proprietà forte e una società solida. E un ds, Magalini, con cui c’è un rapporto consolidat­o negli anni».

Magalini che, ricorda Di Carlo, lo ha portato a Mantova quando allenava la Primavera del Vicenza e lì hanno sfiorato la serie A ai play-off contro il Torino. «Ha capacità tecniche e qualità umane davvero importanti. Con un dirigente così ho sempre fatto bene in tutte le piazze», conclude il tecnico, in partenza per una settimana di vacanza. Al rientro dovrà affrontare in bici la scalata sul Grappa. Come promesso in caso di serie B.

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Partite

Quelle giocate da Mimmo Di

Carlo col Lane

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Orgoglio biancoross­o L’allenatore del Vicenza Mimmo Di Carlo non ha mai nascosto il suo rapporto speciale con la squadra e la città berica

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