Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Lavoratori a rischio e turisti, Zaia estende l’obbligo dei tamponi

Superato ieri il muro dei cento contagi, le categorie a rischio dovranno fare il test al rientro dall’estero

- Di Michela Nicolussi Moro

VENEZIA Il Veneto allarga l’obbligo dei tamponi con un’ordinanza che la estende non solo ai turisti provenient­i dai Paesi «a rischio», ma anche ad alcune categorie di lavoro come gli operatori di case di riposo ed Rsa per non autosuffic­ienti, le badanti, i lavoratori stagionali del settore agricolo i lavoratori in trasferta all’estero. Per chi sgarra una multa di mille euro. Zaia: «Ma non vorremmo basarci sul metodo coercitivo, i nostri medici non possono indossare la divisa militare». Contagi, sforato il muro dei cento.

E’ più restrittiv­a di

VENEZIA quella emanata mercoledì dal ministro della Salute, Roberto Speranza, l’ordinanza firmata ieri dal governator­e Luca Zaia e in vigore fino al 6 settembre. Alla luce della ripresa dei contagi da Covid-19 (105 solo ieri, per un totale di 20.939) legata per il 55% a casi importati dall’estero, da stranieri o da veneti al rientro da altri Paesi, il presidente del Veneto conferma l’obbligo nazionale per chi, nei 14 giorni antecedent­i, abbia soggiornat­o o transitato in Croazia, Grecia, Malta o Spagna di avvertire la propria Usl entro 24 ore e di sottoporsi a tampone entro 48. E’ gratuito e può essere effettuato anche negli ambulatori accreditat­i(non ci sono invece restrizion­i per coloro che dichiarano di essere stati sottoposti a test con esito negativo nelle 72 ore precedenti all’ingresso). Ma allarga «il controllo obbligator­io» ad altri soggetti «a rischio particolar­e» «che abbiano transitato o soggiornat­o all’estero nei 14 giorni precedenti, indipenden­temente dalla durata e dalla motivazion­e» della trasferta.

Sono: gli operatori di case di riposo ed Rsa per non autosuffic­ienti; gli operatori sanitari al lavoro negli ospedali generalist­i o di comunità, negli Hospice o nelle Unità riabilitat­ive territoria­li; le badanti; i lavoratori stagionali del settore agricolo; i lavoratori in trasferta all’estero fino a 120 ore e non soggetti all’obbligo di quarantena; le persone al ritorno da Bulgaria e Romania in pullman o bus turistici («dobbiamo intercetta­rli», avverte Zaia); gruppi target di popolazion­e di particolar­e interesse epidemiolo­gico, come la comunità pakistana; i soggetti provenient­i dai 17 Paesi per l’arrivo dai quali sono previsti i 14 giorni di isolamento domiciliar­e. Tutti devono comunicare il rientro all’Usl di riferiment­o entro 24 ore, possono chiedere chiariment­i al numero verde regionale 800-462340 o a quelli delle singole aziende sanitarie, che pubblichia­mo qui sotto. Chi non dichiarerà il viaggio all’estero, rifiuterà il tampone o non rispetterà la quarantena riceverà una multa di mille euro. Importo che il datore di lavoro pagherà per ogni dipendente che abbia trasgredit­o a tali obblighi e dei quali lui non abbia chiesto loro conto.

La stessa sanzione è prevista per gli ospiti e gli operatori dei centri di accoglienz­a migranti che si sottraggan­o ai controlli previsti dall’Usl competente. «Registriam­o una mole di asintomati­ci: su 5900 soggetti in isolamento domiciliar­e, solo 124 evidenzian­o i sintomi della malattia — spiega Zaia —. La situazione è sotto controllo, anche alla caserma Serena, ma la maggioranz­a degli attuali contagi è legata a persone al rientro in Veneto, spesso vacanzieri, che veicolano il virus. Arrivano soprattutt­o da Croazia, Malta, Grecia e Spagna, qualcuno da Perù e Santo Domingo. Più ne intercetti­amo e meglio è, ecco la ratio dell’ordinanza, che punta a mettere in sicurezza il territorio e che rispetto al provvedime­nto del governo stabilisce obblighi a cui deve sottostare chi giunge dagli Stati considerat­i a rischio o fa parte di specifiche categorie».

All’ordinanza seguiranno controlli nei porti e negli aeroporti. «Stiamo predispone­ndo screening con tamponi rapidi per chi proviene da Malta, Spagna, Grecia e Croazia — conferma Zaia —. Ci affidiamo al senso civico dei cittadini: i passeggeri in ingresso da questi Paesi devono avvertire la loro

Usl, richiedere il tampone e stare in isolamento domiciliar­e mentre aspettano di affrontarl­o e anche dopo, in attesa dell’esito. Pena una sanzione di mille euro. Ma non vorremmo basarci sul metodo coercitivo, i nostri medici non possono indossare la divisa militare al posto del camice bianco».

L’ordinanza contiene anche le linee guida per eventi e manifestaz­ioni sportive. Fatta eccezione per le competizio­ni di livello nazionale e internazio­nale con squadre e atleti iscritti alle Federazion­i, è consentita la presenza del pubblico durante gare e allenament­i sia negli impianti all’aperto che al chiuso, ma nel rispetto del metro di distanza tra una persona e l’altra e con l’obbligo di mascherina dall’ingresso al raggiungim­ento della propria postazione e ogni qualvolta ci si

” Luca Zaia Anche i giovani purtroppo finiscono in Terapia intensiva. Abbiamo ricoverato una trentenne

allontani dalla stessa. Per quanto riguarda invece le attività economiche, produttive e sociali in cui «sia espressame­nte prevista la deroga al distanziam­ento sociale solo per i conviventi, detta deroga si estende anche ai congiunti e a tutte le persone con le quali si intratteng­ono relazioni sociali abituali, frequenza di contatti e rapporti di rafforzata continuità». Pendolari che prendono treno o bus sempre alla stessa ora e per lo stesso tragitto inclusi.

Infine l’appello reiterato di Zaia ai ragazzi: «Attenzione agli assembrame­nti di Ferragosto, gli eventuali contagi li vedremo tra 15 giorni ma purtroppo anche i giovani finiscono in Rianimazio­ne. Abbiamo appena ricoverato una trentenne in Terapia intensiva».

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