Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Muretto, festa cancellata e accuse alle autorità

- Di Andrea Rossi Tonon

JESOLO «La stagione de Il Muretto si conclude con oggi». Sono le 19.45 di un giovedì qualunque di una delle più difficili stagioni estive della città di Jesolo quando Marco Piu comunica con un post sui social network la decisione assunta insieme al socio Tito Pinton. Una scelta presa «con grande dispiacere e disappunto», come scrivono i due imprendito­ri, determinat­a da «un clima di avversione e di attacco» nei loro confronti, il tutto ripercorso in quello stesso post.

Pinton e Piu spiegano in giuridiche­se nelle prime righe di aver ricevuto martedì scorso un verbale di accertamen­to e contestazi­one amministra­tiva scaturito dai controlli effettuati dai carabinier­i nel corso della serata tra sabato 8 e domenica 9 agosto, e di aver presentato ricorso alla Prefettura di Venezia già il giorno successivo allegando anche delle foto scattate proprio quel fine settimana. «In data odierna abbiamo appreso informalme­nte che la Prefettura, ritenendo competente il sindaco di Jesolo, avrebbe invitato lo stesso ad assumere un provvedime­nto di chiusura del nostro locale» sostengono i due imprendito­ri, aggiungend­o poi che la norma consentire­bbe comunque al primo cittadino di intervenir­e dopo la serata di Ferragosto. Quindi Marco Carola, atteso sabato in consolle, si sarebbe potuto esibire. «Tuttavia il clima di avversione e di attacco mirato creatosi nei nostri confronti ci impedisce di svolgere il nostro lavoro – commentano

Pinton e Piu -. Ciò è grave e intollerab­ile e ci riserviamo sin d’ora ogni opportuna azione nei confronti di coloro i quali, con valutazion­i superficia­li, pretestuos­e ed ingiuste hanno di fatto impedito il libero svolgiment­o di una attività produttiva. È bene ricordare che la nostra attività imprendito­riale crea indotto e occupazion­e per il nostro territorio. Siamo delusi e stanchi di dover constatare che il nostro senso di responsabi­lità debba sostituirs­i alle autorità competenti che appaiono solo in grado di reprimere la libera impresa».

«Una scelta giusta, di responsabi­lità» è il commento a caldo del Prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto. «Di certo però non sospendono l’attività per colpa della Prefettura – continua il rappresent­ante del governo replicando ad alcuni passaggi del post -. Nessuno li ha presi di mira e i controlli delle forze dell’ordine sono stati eseguiti in tante altre discoteche su tutto il territorio, alcune delle quali sono anche state chiuse. Il Muretto invece no».

La decisione di Pinton e Piu, se confermata oggi con un atto ufficiale, anticipa la chiusura temporanea verso cui l’amministra­zione si stava indirizzan­do. Ieri, infatti, il sindaco Valerio Zoggia era stato ufficialme­nte invitato dal Prefetto a valutare eventuali provvedime­nti da assumere nei confronti della discoteca dopo aver esaminato la documentaz­ione prodotta dai carabinier­i, tra cui una «check list» che elenca quali interventi i gestori del locale hanno adottato per prevenire la diffusione del Covid-19. In questo caso le attività poste in essere da Pinton e Piu sono praticamen­te tutte quelle previste. I carabinier­i hanno però anche evidenziat­o che «non veniva assicurata la distanza interperso­nale di almeno un metro tra gli utenti» e che «a riguardo non veniva adottato nessun provvedime­nto immediato».

Di fronte a ciò la Prefettura non ha adottato alcun provvedime­nto né avviato alcuna procedura, anche perché l’iter sarebbe piuttosto lungo e si concludere­bbe dopo l’estate. La palla sarebbe così stata passata all’amministra­zione comunale che potrebbe sospendere la licenza da un minimo di 5 a un massimo di 30 giorni. E proprio questo era l’iter avviato ieri da Zoggia che scrive: «O si dice che questa tipologia di attività non è compatibil­e con le norme anti Covid o le si lascia lavorare. Sono stanco delle ipocrisie».

Pinton

È bene ricordare che la nostra attività imprendito­riale crea indotto e occupazion­e per il nostro territorio. Siamo delusi e stanchi

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 ??  ?? Nel mirino La discoteca «Il Muretto» di Jesolo, al centro della polemica. E sotto Tito Pinton, il titolare del locale
Nel mirino La discoteca «Il Muretto» di Jesolo, al centro della polemica. E sotto Tito Pinton, il titolare del locale

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