Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Messa in sicurezza della Miteni 5 milioni a garanzia dei lavori
TRISSINO Gli interventi, nel sito dell’ex azienda chimica Miteni di Trissino, presunta responsabile del maxi inquinamento della falda da Pfas e altre sostanze, sono già iniziati da parte di Ici3, la proprietaria dell’area (pagata un solo euro nel 2009 quando lo stabilimento accusava già perdite per 17 milioni di euro). Ora però da parte di Ici3 arrivano concrete rassicurazioni: una polizza fideiussoria di 5 milioni di euro - metà importo a garanzia dei lavori di messa in sicurezza e gestione da fare, e a garanzia della Provincia di Vicenza, che potrà riscuotere l’importo e subentrare nell’esecuzione degli interventi se i privati si scoprissero inanempienti.
Una notizia, questa, resa nota dal consigliere provinciale con delega all’ambiente, Matteo Macilotti. «Avere prestato la polizza indica che Ici3 intende assolvere il proprio compito con serietà - dichiara - E, soprattutto, ci conforta il fatto che sarà il privato ad accollarsi le spese della messa in sicurezza del sito, come è giusto che sia visto che è di soggetti privati la responsabilità di quanto accaduto. Una risposta concreta a chi temeva che, danno nel danno, il pubblico dovesse sobbarcarsi anche questo onere, dopo che il territorio ha già subito un enorme danno ambientale». La polizza copre il 50 per cento del costo stimato per gli interventi e corrisponde a poco più di 2 milioni per le opere di sicurezza e oltre 3 per la gestione dei presidi ambientali, cioè la barriera idraulica. Di più non si sarebbe potuto ottenere: secondo la normativa il 50 per cento è il massimo, ed è quanto la Provincia ha appunto domandato e ottenuto a tutela di ambiente e risorsa idrica. Quanto ai lavori sul Ici3 si è già attivata per la gestione della barriera idraulica ed è a buon punto la progettazione per l’avvio delle opere previste. «Stiamo gestendo un intervento complesso e delicato - sostiene Matteo Macilotti - ma la collaborazione con gli enti, primi fra tutti Regione e Arpav, oltre al Comune di Trissino, e il confronto costante con tutte le parti in causa sta portando risultati».