In gita con la moto sulle strade del Trentino si schianta contro un’auto: è gravissimo

Intanto la ragazza ferita in strada di Lobbia: «Davide era vivo, ho parlato con lui»

VICENZA È stato subito sottoposto a un delicato intervento chirurgico e rischia di perdere una gamba il motociclista di 57 anni di Valdagno, Celestino Doriano Cailotto, che ieri si è schiantato frontalmente contro un’auto. È accaduto sulla statale della Valsugana più o meno all’altezza della località Al Faro sul lago di Caldonazzo. Tutta da chiarire la dinamica dell’incidente che è al vaglio dei carabinieri della compagnia di Borgo Valsugana, intervenuti insieme ai sanitari del 118 e ai vigili del fuoco di Pergine. L’allarme è scattato verso le 14.21. In questi giorni lungo la Valsugana il traffico è molto intenso per il forte afflusso di turisti giunti in Trentino per trascorrere il weekend di Ferragosto. Ieri Cailotto è salito in sella alla sua Yamaha per fare un giro, stava viaggiando verso Trento quando ha forse perso il controllo del mezzo e si è schiantato contro una Seat Leon che procedeva in senso contrario al suo. L’impatto è stato violentissimo e il motociclista di Valdagno è carambolato sull’asfalto. Le sue condizioni sono apparse subito gravi e da Trento si è alzato in volo l’elicottero, l’equipe medica ha stabilizzato il ferito e lo ha trasportato d’urgenza in ospedale. È in prognosi riservata in rianimazione. La statale è rimasta chiusa per un’ora.

Non è sopravvissuto invece, mercoledì della settimana scorsa, Davide Pilotto, il 21enne volato dal ponticello di strada Lobbia a Vicenza e finito con l’auto a ruote all’aria nel torrente Orolo. Ieri è stata sentita dalla polizia locale l’amica che è sopravvissuta allo schianto, Camilla Marcante, 24enne di Caldogno, ricoverata in ospedale per una frattura al femore, attorniata dall’amore dei genitori, Luca e Giulia, e degli amici. Agli agenti ha raccontato, non senza emozionarsi e in balia della disperazione, quanto accaduto all’alba di sette giorni prima, di ritorno dalla discoteca di Jesolo. Ricordi come incubi, immagini dolorose da rimettere a fuoco. «Eravamo entrambi coscienti dopo che l’auto si è ribaltata, ho parlato con Davide ma poi ha perso i sensi, l’ho chiamato con tutta la voce che avevo, ho chiesto aiuto, è stato tutto inutile avrebbe riferito la ragioniera l’acqua continuava a salire nell’abitacolo e lui era nella parte più sommersa, bloccato con la cintura e l’airbag scoppiato». La 24enne invece, non era legata e si trovava sul sedile posteriore, nella parte di vettura rimasta in parte sollevata, in cui l’acqua è salita solo in seguito. Con le forze che le rimanevano, la ragazza ha cercato di respirare nella bolla d’aria nel lunotto posteriore. Pochi centimetri in cui boccheggiare, la sua salvezza.

(archivio) Schianto In moto