Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Le malghe, i prodotti tipici e chef locali l’Altopiano da assaporare in 45 pagine «Così facciamo conoscere la montagna»
ASIAGO Si può percorrere a piedi, in bicicletta, c’è chi si alza in volo e chi ci atterra con l’aereo dall’aeroporto Romeo Sartori. L’Altopiano di Asiago, però, da qualche giorno si può scoprire anche attraverso un particolare ricettario.
Quarantacinque pagine che equivalgono ad una mappa, dove al posto dei sentieri sono indicate alcune malghe e tante bontà da assaporare. Per ciascuna delle dieci malghe che hanno aderito al progetto è stato fatto un abbinamento con uno chef altopianese, da cui sono nate ricette che vedono l’Asiago Dop arricchire il sapore a risotti, gnocchi, uova, secondi piatti a base di cervo oppure tortelli e altre specialità di montagna. Dal connubio è nato «Il Ricettario della Malga - 10 Ricette di Montagna con i Ristoratori 7 Comuni»,
ideato con il Consorzio Tutela Formaggio Asiago, a cura di Antonio Busellato, Luca Benetti e Roberto Busellato, con i testi di Margherita Grotto.
Fresco di stampa, lo si può trovare nelle malghe socie del Consorzio e negli uffici turistici dell’Altopiano.
«Questa pubblicazione – afferma il presidente del Consorzio Tutela Formaggio
Asiago Fiorenzo Rigoni – è parte del percorso che vede il Consorzio impegnato a far conoscere ed apprezzare la produzione di montagna, partendo proprio da chi, ogni giorno, ne garantisce le sue qualità distintive. È un’occasione per testimoniare come il formaggio Asiago Dop sia non solo un prodotto unico, dalla storia millenaria ma anche un’espressione di valori attualissimi e contemporanei che puntano alla naturalità, al rispetto dell’ambiente e al benessere animale».
La malga, oltre che un simbolo del territorio, è per Asiago e i Comuni di questa zona montana vicentina una vera e propria ricchezza, basti pensare che l’Altopiano è considerato il più grande comprensorio malghivo per numero ed estensione di tutta Europa. Il ricettario, grazie alla professionalità dei ristoratori locali che hanno aderito all’iniziativa, dà visibilità al lavoro di malga e valorizza l’Asiago Dop come specialità casearia montana protetta da un restrittivo disciplinare.