Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
E ora Pandolfi chiede i danni al Vimm per la retromarcia sulla nomina
PADOVA Non è chiuso il caso Pandolfi. Se il Vimm sembrava avere messo la parola «fine» alla questione, revocando l’incarico di direttore al luminare oncologo accusato ad Harward di molestie sessuali e di frode scientifica, adesso arriva un nuovo colpo di scena. Pier Paolo Pandolfi, oncologo e scienziato di fama internazionale che doveva arrivare al Vimm Istituto Veneto di Medicina Molecolare come direttore scientifico al posto di Luca Scorrano, pare abbia deciso di fare causa al Vimm per danni.
Pandolfi, nonostante le accuse di molestie sessuali confermate dall’intervista al Corriere della Sera della vittima e nonostante lo sdegno della comunità scientifica internazionale, anche in seguito agli articoli pubblicati sulle prestigiosa rivista scientifica Nature, sembra non rassegnarsi a farsi da parte. L’incarico di direttore scientifico del Vimm, prima della revoca, era stato annunciato in pompa magna a livello internazionale. Insider nel cda del Vimm riferiscono che Pandolfi all’epoca della nomina annunciata, avrebbe anche firmato una sorta di pre-contratto con il Vimm. Forte di questo, ora pare deciso a seguire le vie legali contro l’Istituto Veneto di Medicina Molecolare.
Attualmente il direttore scientifico ad interim del Vimm, nominato all’unanimità dal cda, è il professor Giampietro Semenzato, direttore di Ematologia e Immunologia all’Ospedale di Padova e docente di Ematologia all’Università di Padova. La governance Vimm aveva fatto sapere che l’intenzione era di trovare il nuovo direttore scientifico con una call into, ternazionale.
Interpellati sulla causa per danni che Pandolfi avrebbe mosso contro l’Istituto Veneto di Medicina Molecolare, i vertici del Vimm hanno risposto con «no comment».
Intanto, martedì 22 settembre il rettore dell’Università di Padova Rosario Rizzunel cda del Vimm, ha convocato il direttore scientifico ad interim Semenzato e i responsabili dei laboratori di ricerca dell’Istituto per confrontarsi sul futuro del Vimm.
Il «caso Pandolfi» è deflagrato come una polveriera all’interno della comunità scientifica internazionale. Dopo la decisione della governance Vimm di nominarlo direttore, nonostante le accuse di molestie, si era dimesso in blocco per protesta lo Scientific Advisory Board, il comitato degli scienziati (tra cui due premi Nobel) che vigilava sul Vimm. E si era dimesso pure il precedente direttore scientifico, Luca Scorrano. «Procedura non trasparente. Uno scandalo», aveva detto il comitato degli scienziati, tramite Wolfang Baumeister, allora presidente. Dopo giorni di scontro e di critiche alla governance dell’Istituto, la presidenza del Vimm aveva capitolato, revocando la nomina di Pandolfi come direttore.
Wolfang Baumeister, direttore del Max Planck Institute, tra gli scienziati più autorevoli al mondo, vincitore anche del premio Harvey Prize, con Marino Zerial, docente di Neurobiologia cellulare all’University College, anche lui scienziato dell’ex comitato, hanno pesantemente attaccato la governance Vimm in questi mesi, accusando il presidente Pagano di mancata trasparenza nelle nomine.