Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

La Lega perde Lonigo ma resta salda a Malo

Un passato da assessore di sinistra, si è presentato solo con liste civiche. «È un risultato di squadra»

- Di Collicelli e Della Valle

VICENZA Pier Luigi Giacomello è sindaco di Lonigo al primo turno. Il candidato civico ha strappato la città alla Lega. Resta al Carroccio Malo con Moreno Marsetti. Sindaci nuovi a Albettone, Cogollo, Posina e Recoaro

I partiti di centrodest­ra sconfitti e la poltrona di sindaco che va a Pier Luigi Giacomello. Nei giorni in cui anche a Lonigo più di un residente su tre votava per le forze di centrodest­ra in Regione, alle elezioni amministra­tive il voto ha premiato il candidato concorrent­e. Nella città leonicena infatti vince il 64 enne dirigente di un’azienda informatic­a, che con il 50,45% dei voti supera i rivali e si aggiudica cinque anni di mandato al primo turno. «Non me l’aspettavo» ammette Giacomello a scrutini (quasi) chiusi, nel tardo pomeriggio di ieri. «Riuscire a vincere solo con delle liste civiche contro il centrodest­ra schierato in forze, per di più al primo turno, è una cosa che mai avrei pensato. Sono ancora incredulo». I numeri, però, gli danno ragione, anche se di misura: le quattro liste in suo sostegno – Con Giacomello per Lonigo, Siamo Lonigo, Lonigo democratic­a e solidale riparte, Lonigo guarda avanti – hanno ottenuto 3.965 voti, cioè oltre 500 in più rispetto a quelli della diretta rivale, Francesca Dovigo, vicesindac­o uscente (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e lista civica #Dovigo sindaco) che si ferma al 44,2% con 3.474 preferenze. Terza – e ultima – in ordine di consenso, Giovanna Battaglia (Lonigo vale) che raggiunge il 5,36 %, con 421 preferenze.

Dunque centrodest­ra battuto, anche se da un candidato che rifiuta di essere etichettat­o come «di sinistra», nonostante dieci anni fa fu assessore al Bilancio di una giunta di centrosini­stra in città: «Ma io non ho alcuna tessera di partito – spiega Giacomello – e a dire il vero mi considero un moderato di centrodest­ra, tanto che alle elezioni regionali ho votato per Luca Zaia, anche se alle Comunali ho votato in modo diverso. Ma molti elettori penso abbiano compiuto la stessa scelta».

Vincere al primo turno, per lui, è un risultato (inaspettat­o) frutto di diversi fattori: «Penso abbia influito il fatto che abbiamo riportato al centro l’attenzione verso i cittadini e le associazio­ni – spiega Giacomello – dando loro fiducia. Ma conta anche la squadra che ho messo in campo, fatta di persone competenti che abbraccian­o ogni tematica. Infine il progetto, perché siamo stati molto chiari con i cittadini su cosa avremmo fatto e cosa non avremmo fatto in caso di vittoria. E penso di avere qualche merito pure io, che un minimo di credibilit­à ormai ce l’ho».

Quindi le priorità, che sono puntuali e che guardano (anche) alla giunta uscente guidata dall’ex-Luca Restello: «Una delle prime cose da fare è mettere a posto alcune cose – annuncia il nuovo sindaco – dal piano degli investimen­ti sugli impianti sportivi, che intendiamo rivedere, alla soluzione per i servizi pomeridian­i di alcune scuole materne». Ma spazio anche a una «consulta con le mamme NoPfas» e a uno «sportello per aiutare le associazio­ni al tempo del Covid».

Il neo-eletto promette di indicare la nuova giunta «entro una settimana, mirata ad amministra­re e senza debiti da saldare» e nel frattempo lancia un ramoscello d’ulivo alla sconfitta Dovigo: «È una brava persona e ha ottenuto molto consenso – dichiara – cercherò di essere il sindaco di tutti».

La sfidante, intanto, incassa la sconfitta. Che brucia. Anche perché a Lonigo nelle scorse settimane aveva fatto tappa persino il leader della Lega Matteo Salvini, nel suo (breve) tour nel Vicentino che aveva sostenuto la candidata del centrodest­ra. «Partivo da un’eredità pesante – afferma Dovigo – dovuta al fatto che la Lega aveva deciso di non ricandidar­e il sindaco uscente (Luca Restello, ndr). Inoltre la mia è una candidatur­a di appena due mesi fa, il partito (la Lega, ndr) mi ha scelto a metà luglio e da quel momento abbiamo fatto tutto in velocità».

Per Dovigo, la vittoria di Giacomello è dunque dovuta anche «alla maggiore presenza in campagna elettorale» ma dal suo ruolo di consiglier­a di opposizion­e («Che intendo svolgere appieno») manda un avvertimen­to: «Nella squadra di Giacomello ci sono tutti coloro che hanno litigato con il sindaco uscente – dichiara Dovigo – ma si tratta di persone con appartenen­ze politiche che vanno dall’ex-Alleanza Nazionale al Partito Democratic­o. Secondo me sarà difficile governare, il sindaco dovrà trovare il modo di conciliare tutte le varie anime all’interno del suo team e mi sembra una partita complicata».

La sorpresa

Mai avrei pensato di vincere solo con delle civiche contro il centrodest­ra schierato in forze

La sfidante

Nella squadra di Giacomello ci sono tutti coloro che hanno litigato con il sindaco uscente

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Marsetti
Giacomello e Marsetti
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