Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Le categorie a Zaia: «Ora fai scelte coraggiose E se serve, sporcati le mani»
Pressing di Confindustria. E Michielli: il turismo deve ripartire
Ancora prima dei complimenti al pluriconfermato governatore Luca Zaia da parte delle categorie economiche del Veneto, arriva la «benedizione» del Patriarca. «L’ampia fiducia che le è stata accordata - scrive Francesco Moraglia - dimostra una stima diffusa che la gratifica e nel contempo la stimola a proseguire con impegno intenso e lungimirante, sempre attento alle necessità reali delle nostre genti».
Impegno intenso e lungimirante è quello che chiede anche Confindustria Veneto, che per bocca del suo presidente Enrico Carraro preme affinché «questa nuova legislatura regionale, che prende avvio in un momento cruciale per il futuro del territorio, sia caratterizzata dal prendere decisioni coraggiose per dare la giusta direzione al cambiasociale mento sociale, economico e produttivo oggi necessario». Per Carraro, in ottica Recovery Fund e Mes, le Regioni «rivestono un ruolo fondamentale nella definizione delle nuove traiettorie di crescita, favorendo un utilizzo più efficiente ed efficace delle risorse importanti che arriveranno dall’Europa». E suggerisce al governatore i temi di confronto graditi dalle imprese: «Una maggiore sinergia tra pubblico e privato; il nuovo equilibrio Stato-Regioni che si creerà con l’autonomia differenziata che modificherà la capacità e l’estensione di azione della Regione; la capacità di promuovere progetti per l’integrazione e il sostegno delle filiere produttive».
Anche il presidente di Confindustria Vicenza, Luciano Vescovi, incalza Zaia sul rapporto con le imprese. «Non ci sono scuse - tuona -, governo e politici si concentrino su come affrontare con rigore il peggior autunno mai visto dal dopoguerra». E rivolgendosi a Zaia dice: «Il cittadino ha bisogno di un amministratore che ha fatto la gavetta e che si occupa in modo pragmatico delle questioni del territorio, mettendoci faccia e competenze». Ma non solo: «A noi veneti serve una persona che ascolti davvero il territorio e per il territorio si sporchi le mani. Questo è ciò che i cittadini apprezzano».
Anche i vertici di Assindustria Venetocentro, Maria Cristina Piovesana e Massimo Finco, chiedono a Zaia una «legislatura incisiva e di svolta». «C’è l’urgenza - dicono di incardinare un progetto vero per il rilancio economico e del Veneto, in una prospettiva europea a cui dobbiamo aspirare sempre di più. La massiccia investitura ricevuta obbliga Zaia a fare scelte coraggiose, a prendere decisioni, anche impopolari, ma lungimiranti che il Veneto attende e di cui ha bisogno, sulle infrastrutture e la mobilità, sull’ambiente e il ciclo di gestione dei rifiuti, gli investimenti in competitività, ricerca e innovazione».
Il segretario Cna Veneto, Matteo Ribon, auspica che Zaia condivida «i cinque pilastri del Patto per lo sviluppo, affrontando il futuro con tutte le categorie e i sindacati per rilanciare l’economia del Veneto». Infine, il comparto turistico, di gran lunga il più segnato dall’emergenza Covid. «Attendiamo risposte - dice il presidente di Confturismo, Marco Michielli - all’altezza della sfida perché uscire da questo momento sarà ancora più difficile della gestione della pandemia. In ambito turistico, il Veneto deve essere messo nelle condizioni di ripartire già dal 2021, giocandosela alla pari con tutti».
Carraro
Va data la giusta direzione in campo sociale, economico e produttivo
Vescovi
Il cittadino ha bisogno di un amministratore che ci metta la faccia