Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Rimpasto in giunta, Berlato vuole un altro assessore
Maino è stata eletta in consiglio regionale con la Lista Zaia quindi lascerà la squadra di Rucco. Al suo posto quasi sicuramente arriverà Albiero (Lega). Ma l’europarlamentare di Fdi alza la voce: «La nostra forza cresce sempre più»
VICENZA «Dopo il voto inizierà un’altra partita» diceva la scorsa settimana l’esponente di un partito della maggioranza in città. E in effetti quella partita è iniziata ieri, quando l’esito delle scelte dei vicentini alle Regionali ha confermato la forza dei partiti di governo a Vicenza. Per i maggiori esponenti della coalizione in città, il risultato delle elezioni è positivo: «Il centrodestra dimostra che quando è unito vince – afferma il sindaco Francesco Rucco – mentre il centrosinistra è in evidente difficoltà e soffre la mancanza di un cambio di marcia». Gli fa eco il commissario provinciale della Lega e assessore in Comune, Matteo Celebron, che parla di «grande risultato, con persone competenti e capaci che mandiamo a Venezia». Ma il voto nel capoluogo, che sconta il 40% della lista Zaia, rinvigorisce un alleato in particolare, ovvero Fratelli d’Italia che balza a quota 10,43% dei consensi. Alle Regionali 2015 Fdi si era attestato al 3,29% e alle amministrative del 2018 – che elessero il sindaco Rucco al primo turno – si fermò all’1,66% «Vista la cresciuta rappresentatività – dichiara l’europarlamentare Sergio Berlato – penso che il partito abbia diritto ad avere altri spazi in maggioranza e in Giunta. Indicheremo i nomi concordandoli con il sindaco, a cui spetterà scegliere come e chi nominare nella sua squadra». Dunque non passano neanche 24 ore dall’esito degli scrutini che già arriva la prima prova di forza nel centrodestra vicentino. In realtà, le rivendicazioni dell’europarlamentare di FdI puntano a smuovere le acque soprattutto attorno alla posizione di Silvio Giovine: eletto consigliere comunale nel 2018 nella lista «Idea Vicenza-Rucco sindaco», Giovine è stato poi nominato in Giunta. La sua candidatura alle Regionali con FdI, seppure da indipendente e con 5.487 preferenze a livello provinciale (1.004 in città), per il primo cittadino è un segnale inequivocabile: «Ha scelto un percorso alternativo, lo considero un assessore di quel partito», dichiara Rucco. Leggasi: con Giovine, FdI potrebbe contare su due assessori, visto che c’è pure Mattia Ierardi (Infrastrutture) e dunque la «maggiore rappresentatività» richiesta da Berlato sarebbe già assicurata. Ma Berlato non è d’accordo: «I nomi che il partito farà al sindaco non comprenderanno Giovine perché non è iscritto al partito e si è candidato come indipendente. Per noi è un membro della lista Rucco pertanto sarà il sindaco a decidere il suo destino».
In ogni caso, l’esigenza di un rimpasto in Giunta c’è ed è data dai nomi dei candidati che hanno staccato il biglietto per il nuovo consiglio regionale: tra questi ci sono i vicentini Elena Donazzan (FdI), Roberto Ciambetti ma soprattutto Silvia Maino (lista Zaia), che è assessore al Patrimonio ed l’unica fra i tre esponenti della Giunta Rucco ad essere eletta (nulla da fare né per Giovine né per Matteo Tosetto di Fi). «Sono contento, se lo merita – precisa Celebron – è una militante della prima ora e ha lavorato bene. Ma, sostituita lei, in giunta si va avanti». Per accettare l’incarico di consigliera regionale, infatti, Maino dovrà dimettersi dalla giunta, visto che i due ruoli sono incompatibili. La scelta, in casa Lega, è quasi scontata: sarà la capogruppo Roberta Albiero a entrare in Giunta, che nell’occasione potrebbe anche rivedere alcune deleghe e assegnare al neo-assessore il settore del Bilancio. Per Celebron, la partita del rimpasto finisce qui: «Non penso sia il momento di andare a millantare posizioni. Noi non lo facciamo, pretendiamo lo stesso comportamento anche dagli alleati». Un messaggio proprio a FdI, al quale si aggiungono anche le parole del primo cittadino: «Riconosciamo spazio a tutti, secondo le capacità delle persone – osserva Rucco –. Il rimpasto per sostituire Maino non sarà immediato ma aspetteremo che venga nominata in Consiglio, dunque tra qualche settimana, nel frattempo valuteremo con tutti gli alleati».
Nel frattempo, ad aggiungere carne al fuoco arrivano pure le parole del «mister preferenze» in provincia, ovvero il neo-eletto consigliere regionale Giacomo Possamai (Pd), titolare di 11.515 voti: «Il fatto che il candidato più votato in città sia un esponente dell’opposizione penso abbia qualche significato. In città c’è tutto un mondo pronto a costruire un’alternativa all’amministrazione attuale».
Rucco Il centrodestra quando è unito vince Giovine? Per me è assessore di Fdi