Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Morta in auto dopo il colpo il pm: carcere per il complice

Indagata (come atto dovuto) l’automobili­sta coinvolta nell’incidente

- Benedetta Centin Barbara Todesco

BASSANO Il pubblico ministero di turno Cristina Carunchio ha aperto un’inchiesta per fare chiarezza su quanto avvenuto, attorno alle 12 di mercoledì, all’incrocio tra via Piave e via Monte Asolone: lo schianto tra una Ford Fiesta e una Renaul Clio, costato la vita alla 29enne di nazionalit­à romena, Angelica Mariana Constantin, pochi istanti dopo aver commesso una rapina.

Il pm delegherà una serie di approfondi­menti, medici ma anche tecnici sul caso, mentre per il complice della vittima, Adrian Dumitru, 33 anni, anch’egli romeno, il magistrato ha chiesto la detenzione in carcere, contestand­ogli il concorso nella rapina e l’omicidio stradale. Nelle prossime ore il giudice scioglierà le riserve sulla convalida dell’arresto del romeno e sulla misura da applicare ma il suo interrogat­orio è già stato posticipat­o (il romeno infatti, è ancora nella camera di sicurezza della caserma). Ad essere iscritta sul registro degli indagati, sempre per l’ipotesi di omicidio stradale, è anche l’ automobili­sta bassanese rimasta coinvolta nell’incidente mentre si trovata alla guida della sua Renault e in seguito trasferita all’ospedale San Bassiano per alcune contusioni. Un atto dovuto, quello della procura, anfuga che per permettere alla donna di partecipar­e con un proprio esperto agli accertamen­ti che verranno disposti.

A breve verrà dato incarico ad medico legale di effettuare l’autopsia sul corpo della ventinoven­ne e verrà delegata anche una consulenza tecnica per ricostruir­e dinamiche e responsabi­lità dello schianto mortale, avvenuto durante la dei due romeni dal luogo in cui, pochi istanti prima avevano commesso una rapina. Vittima un assicurato­re cinquanten­ne, residente a Colceresa, da ore nel mirino dei due malviventi che lo stavano pedinando in attesa del momento perfetto per mettere in atto il loro piano: mentre camminava da solo in via Maello, non lontano dalla caserma della guardia di finanza, l’uomo è stato avvicinato da Angelica Mariana Constantin. Suo il compito di distrarlo prima di riuscire a strappargl­i con la forza l’orologio che portava al polso: un Rolex del valore di oltre 20mila euro. Un bottino pregiato, lo stesso che Adrian

Dumitru poco dopo lo schianto, ha cercato di recuperare a terra, incurante del fatto che l’orologio sbalzato fuori dall’auto nell’impatto si trovasse a pochi passi del corpo ormai già senza vita della sua complice. Angelica Mariana Constantin e Adrian Dumitru non erano una coppia anche nella vita, come inizialmen­te si era ipotizzato, ma stando agli accertamen­ti effettuati finora dai carabinier­i della compagnia di Bassano che indagano sull’accaduto pare che i due fossero cognati. Quel che è certo, al momento, è che entrambi risiedevan­o nel veronese, più precisamen­te a Cerea. Negli archivi di polizia i loro nomi ricorrono con una certa frequenza: moltissimi i reati contro il patrimonio commessi dai due negli ultimi anni. Su tutti una sfilza di furti e rapine avvenuti in diverse zone del nord Italia, non però, da quanto appreso, nel bassanese. O almeno fino a ieri, quando i due sono stati intercetta­ti a Bassano per la prima volta. Che fossero arrivati in città proprio sulle tracce dell’assicurato­re o che l’uomo fosse solo una degli obiettivi della coppia, lo diranno le indagini.

Vittima seguita I due rapinatori hanno pedinato a lungo l’uomo che hanno derubato del Rolex

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Schianto La donna è morta schiacciat­a dall’auto

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